Cavalcavia, Uiltrasporti ed il controverso parcheggio a pagamento

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Cavalcavia, Uiltrasporti ed il controverso parcheggio a pagamento

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giovedì 07 Aprile 2022 - 09:03

Apprendiamo come il Comune di Messina abbia alla fine deciso di destinare il posteggio del cavalcavia, ubicato sopra la stazione ferroviaria, alla sola sosta delle auto. Niente stalli per i bus extra urbani della provincia ne’ per quelli turistici ma solo ennesimi posteggi blu a pagamento per vetture private .

“Messina si conferma una città senza alcuna moderna visione di mobilità integrata – dichiara Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina – e quando sembra farsi un passo avanti si finisce per farne due indietro”.
Nell’area del posteggio del cavalcavia , il Comune solo pochi anni fa, aveva previsto e progettato una stazione per i bus extraurbani, da collegare con ascensori e tappeti mobili con la sottostante stazione ferroviaria. Il progetto, con finanziamenti europei era all’interno dell’accordo inizialmente firmato dall’amministrazione dell’allora sindaco Accorinti con le Ferrovie dello Stato che lo co-finanziava.
Nei progetti era un perfetto esempio di mobilità integrata – continua la Uiltrasporti – con il cavalcavia capolinea dei bus provenienti dalla provincia ionica e tirrenica , che avrebbero sgombrato così le aree attualmente occupate in alcune vie del centro città ed in piazza stazione che era destinata alla totale pedonalizzazione . Il trasporto bus extra urbano che si interscambiava quindi nell’area della stazione con i treni e con la vicina metroferrovia .
Non comprendiamo perché si sia successivamente cambiata idea – continua la Uiltrasporti – affidando ad Atm Spa l’area del cavalcavia e destinandola ad ennesimo posteggio a pagamento per un centinaio di autovetture. Così facendo si disincentiva l’uso del mezzo pubblico, creando peraltro un inutile doppione del Cavallotti , distante solo poche centinaia di metri dal cavalcavia e spesso mezzo vuoto nella sua capienza. “Decisioni che finiscono per incentivare l’uso dell’auto privata – continua Barresi – che dovrebbe essere tenuta fuori dal centro urbano per decongestionare il traffico e ridurre l’impatto acustico e ambientale in città”.
Invece di avere un’area a pochi metri dalla stazione Fs interamente dedicata ed attrezzata per i bus extra urbani, come avviene a Catania e a Palermo per esempio, ci rassegneremo a mantenere ancora piazza stazione invasa dai pullman e intere traverse delle vie cittadine trasformate in capolinea di bus extra urbani e turistici .
Messina merita di più – conclude Barresi – e pertanto auspichiamo in un ripensamento da parte della futura nuova amministrazione cittadina, affinché vengano ripresi i progetti iniziali che erano un tassello importante per quell’area più ampia che va dal cavalcavia fino alla stazione marittima che rappresenta il grande hub dell’intera mobilità cittadina e dello Stretto.

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