Le splendide giornate ben assolate e relativamente temperate di questa siccitosa settimana non rappresentano assolutamente l’expolit di una bella stagione fantomatica. Nelle prossime 48h, il debole cut iberico effettuerà un est shift che determinerà un notevole infittimento del gradiente orizzontale sul Canale di Sicilia e sullo Ionio meridionale.
La nostra isola sarà destinataria del ramo ascendente sgorgante dall’entroterra algerino, con una intensa avvezione di aria tiepida d’estrazione africana. Una +10 e una locale +11 a 850 hpa si apprestano ad incorporare tutta la regione, in un contesto tutt’altro che depressionario. Infatti, i valori di gpt risulteranno particolarmente elevati, mantenendo in vigore i moti discendenti tipici del regime altopressorio.
Appurato che non si configurerà la mitigata pre-frontale (quella che abitualmente che anticipa una perturbazione), l’unico elemento meritevole di PRE-ALLERTAMENTO e vigilanza sarà soltanto il vento (SE), che assumerà carattere di burrasca forte, toccando micidiali picchi da URAGANO.
Con questo quadro sinottico, risulta chiaro che nessuna perturbazione approderà sulla Sicilia. Il cielo sabato si presenterà parzialmente stratificato dal cirro strato incalzante, mentre domenica una nuvolosità più densa potrebbe apportare insulse acquerugiole londinesi, annesse a stau.
I venti sabato spireranno moderatamente dai quadranti meridionali, con il principe dello Stretto che risulterà sostenuto soltanto lungo la riviera settentrionale strettese.
Domenica il quadro eolico si complicherà pericolosamente, con le raffiche sciroccali che assumeranno carattere di tempesta, acquistando notevole virulenza in fase catabatica.
Lungo l’area dello Stretto non si dovrebbero varcare i 90 km/h, ma la scudisciata eolica da attenzionare sarà tutta per Peloritani, Nebrodi e versante tirrenico, particolarmente esposti a raffiche di caduta turbinose e rovinose. Nelle aree interne, si paventano anche punte di 130-135 km/h specialmente fra le 9 e le 18 domenicali.
Si tratterà di una delle tempeste più violente degli ultimi anni (non per lo Stretto), con frequenti e reiterate scoppole sciroccali, capaci di assumere potenza distruttiva, rischiando di cagionare ingenti danni. L’apice della violentissima sciroccata intercorrerà verosimilmente fra le e le 18, ma non si possono escludere pericolosi refoli over 100 km/h anche sul versante tirrenico costiero in serata.
Lo Ionio e lo Stretto risulteranno moderatamente mossi, con moto ondoso crescente dalla tarda mattinata domenicale, mentre il Tirreno non modificherà più tanto il suo stato di quiete.
La temperatura risalirà sensibilmente soltanto sul versante tirrenico favonizzato, ma la scaldata sarà marcata soltanto quando la nuvolosità avvettiva tenderà a diradarsi nel pomeriggio.
A Messina la colonnina di mercurio non valicherà mai i 16° all’ombra, mentre sulla costa tirrenica potremo riscontrare locali punte over 18-19°. Il tasso del’Ur farà segnare valori elevati compresi fra il 50 e l’85%.
Le tendenze del tempo a medio termine previste per la prossima settimana prefigurano la caduta dello scirocco da lunedì, pur insistendo una fastidiosa brezza tesa strettese.
Le condizioni meteorologiche evidenzieranno una variabilità positiva, con rada nuvolosità. Ma nessun anticiclone stabilizzante ha intenzione di indurre la bella stagione ad un salto di qualità attualmente chimerico. È un anno senza alcuna stabilità trimestrale e aprile ci stupirà in dinamicità e pericolosi sbalzi termici.
Alessio Campobello
