Meteo, nessuna stabilità almeno fino al 24

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Meteo, nessuna stabilità almeno fino al 24

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martedì 22 Marzo 2022 - 11:10

Marzo si sta confermando a tutti gli effetti un mese spiccatamente dinamico e volubile, capace di brusche inversioni di tendenza che contemplano temporanee parentesi di bel tempo a recrudescenze invernali di buona qualità.

Da oltre 24 h, la nostra regione è soggetta a un imperante regime di correnti fredde in afflusso dai quadranti orientali, raffreddata da una -1 a 850 hpa. Le fredde correnti orientali estrapolate da un vasto deposito di aria continentale stagnante sullo Ionio e sulla Grecia approdano sulla nostra regione mediante una componente da EST, che si incunea sullo Stretto con una farlocca arcuatura sciroccale. Suddetto orientamento eolico trasporta una sterile nuvolaglia avvettiva lungo i versanti orientali maggiormente esposti, ma nessun fronte perturbato guizzerà nei prossimi giorni, rifilando alla Sicilia una lunga fase di impasse, senza nulla da segnalare.

Come evidenzia eloquentemente Ecmwf, sull’Atlantico marocchino avrà luogo una ben strutturata circolazione depressionaria, che genererà un minimo depressionario in arenamento in loco. Suddetta configurazione imposterà una dinamica bloccata sul Mediterraneo centrale, con un insistente flusso orientale difficilissimo da estinguere, pronto ad assillare la Sicilia orientale e lo Stretto di Messina. Il fitto gradiente orizzontale si focalizzerà soltanto fra Spagna e Baleari, permettendo alla Sicilia orientale di scongiurare mareggiate temibili.

Tuttavia, a metà settimana le isobare potrebbero comprimersi moderatamente anche sul Canale di Sicilia e lo Ionio meridionale, dando il la ad una tempesta sciroccale non eccezionale. Con questo quadro monocorde, le condizioni meteorologiche saranno impantanate sul regime di variabilità positiva, senza alcun fenomeno degno di nota. Il cielo non sarà mai terso (soprattutto sul messinese ionico), sovente imbronciato da una copertura avvettiva irregolare, che soltanto episodicamente potrebbe apportare insulse e isolate acquerugiole londinesi. La -1 a 850 hpa sarà rimpiazzata da aria un po’ meno fredda ma ugualmente frizzante, non permettendo mai alla colonnina di mercurio di allinearsi alle medie stagionali.

Soltanto il messinese tirrenico occidentale potrebbe essere privilegiato da qualche occhiata di sole, con clima meno pungente. Trattandosi di vento di mare che scorre su una superficie marina intorno ai 13.9°, la brezza tesa orientale porrà in essere il wind child, con una temperatura reale (massima) di circa 11°, mentre la temperatura percepita dal nostro organismo evidenzierà uno scarto di 3° rispetto a quella rilevata dalle stazioni meteo professionali a norma, possibilmente poste su un prato.

I venti spireranno a regime di brezza tesa (E-SE) soltanto sull’increspato Stretto, con refoli prossimi ai 40-45 km/h ascrivibili essenzialmente all’effetto venturi. Il fantomatico gradiente orizzontale sullo Ionio porrà al sicuro il versante ionico da mareggiate erosive, in agguato fra Spagna orientale, Baleari e Sardegna. Il tasso dell’ur farà segnare valori mediamente elevati compresi fra il 40 e il 75%. Le tendenze del tempo a medio termine disegnano un cut off marocchino in traslazione orientale.

Con ogni probabilità, giovedì la Sicilia si troverà sulle teste il ramo ascendente pre-frontale, con isobare molto meno dilatate che rafforzeranno il principe dello Stretto, localmente impetuoso sulla riviera nord strettese. Le condizioni atmosferiche risulteranno lievemente instabili, non eccettuando qualche debole piovasco a macchia di leopardo, mentre a Messina, la massima al suolo non oltrepasserà mai la soglia dei 14°.

Successivamente potrebbe reiterarsi una importante retrogressione, responsabile di una nuova invernata condita da rovesci sparsi, freddo pungente e fioccate intorno ai 900 metri. Un probabile Scan + potrebbe rimettere in carreggiata un Leone inverno mai domo. E sulle regioni settentrionali, la dama bianca potrebbe posarsi a quote collinari. Nessuna stabilità almeno fino al 24, né termica, né meteorologica. Si sale continuamente sulle montagne russe, rimandando il prematuro cambio di stagione a maggio inoltrato. Questo è marzo, un mese estremamente volubile dal quale non bisogna mai nutrire troppe aspettative beltempofilistiche.

Alessio Campobello

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