Primi ribassi alla pompa di 30 centesimi al litro a partire dal primo pomeriggio di oggi, gli altri piano piano si adegueranno e non mancano le polemiche.
Pubblicato in Gazzetta ufficiale questa mattina è entrato in vigore il provvedimento del governo, che taglia parte delle accise per fronteggiare i folli rincari derivati dalla crisi energetica scaturita dall’invasione russa in Ucraina. Il provvedimento sarà valido per 30 giorni. Dopo una mattinata frenetica con le multinazionali che impongono un periodo cuscinetto, il cosiddetto un limbo d’attesa per smaltire le scorte di carburante già acquistate, sono quindi partiti i primi ribassi. Non tutti i gestori hanno però ridotto i prezzi, qualcuno probabilmente lo farà nell’arco 24 ore, altri a muso minacciano di chiudere gli impianti per protesta. Assopetroli-Assoenergia annunciano lo sciopero, focalizzando l’attenzione su un potenziale enorme danno economico per chi opera nel settore della distribuzione dei carburanti e ha già in magazzino quelli acquistati a prezzo più elevato. Sull’adeguamento dei prezzi va già duro il Codacons, che minaccia denunce per truffa e appropriazione indebita.