Inaugurazione Anno Accademico, dottorato honoris causa a Jebreal per il suo contributo contro la violenza di genere

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Inaugurazione Anno Accademico, dottorato honoris causa a Jebreal per il suo contributo contro la violenza di genere

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martedì 01 Marzo 2022 - 22:28

Si è tenuta questo pomeriggio l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Messina. Ospite d’eccezione della cerimonia, che si è tenuta presso l’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” del polo Papardo, la giornalista e scrittrice Rula Jebreal, alla quale è stato conferito il dottorato honoris causa in Scienze Politiche per il suo contributo contro la disparità e la violenza di genere. “Dati alla mano, c’è molta disparità di genere, anche tra le istituzioni. – ha dichiarato Jebreal rispondendo alle domande dei giornalisti – Basti pensare che in ambito accademico ci sono solo 8 rettrici”.

“Era prevedibile che un dittatore sanguinario come Putin avrebbe attaccato le democrazie. – ha poi affermato commentando l’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin – La guerra in Europa è iniziata prima dell’invasione militare in Ucraina. È inizia con le parole, con la propaganda del governo russo e il suo appoggio ai partiti sovranisti europei. Sapevamo chi era quell’uomo, e nonostante tutto abbiamo fatto finta di niente. Adesso ci troviamo con una crisi energetica in corso e una guerra alle nostre porte. Dobbiamo domandare ai nostri governatori se è più importante il petrolio o i diritti umani”.

A porgere i saluti istituzionali, quest’anno, è stata la professoressa Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca: “Gli Atenei oggi più che mai sono chiamati a far sentire la loro voce che è quella della pace, della libertà, del confronto democratico e della solidarietà. Stiamo monitorando e coordinando tutte le attività che prevedono l’accoglienza e la solidarietà per il popolo ucraino, per il quale abbiamo stanziato 500 mila euro. La nostra è una voce forte che vive della libertà delle idee e del confronto e questo dobbiamo farlo sempre di più”.

“L’anno accademico inizia con la voglia di ripartire, di tornare alla normalità, con l’attività didattica in presenza. – ha commentato il rettore Salvatore Cuzzocrea – In un momento complicato per l’Europa, ci siamo attivati per gli studenti e professori ucraini, attivando un canale umanitario, come già fatto per chi scappava dall’Afghanistan.

“Per il prossimo anno abbiamo ampliato la nostra offerta didattica, attivando cinque nuovi corsi di laurea, di cui uno a Noto. Siamo contenti dell’istituzione del terzo corso di laurea in Medicina e Chirurgia nell’ospedale Papardo, segno di sinergia anche con le altre aziende sanitarie”.

Diversi gli interventi durante la cerimonia, tra cui anche una studentessa afghana del dipartimento di Scienze politiche e giuridiche, Tamana Karimi, e Patrik Zaki, lo studente presso l’Università di Bologna di nazionalità egiziana arrestato il 7 febbraio 2020 e attualmente in attesa di processo. Quest’ultimo, in videocollegamento dall’Egitto, ha espresso la sua gratitudine per la vicinanza del mondo accademico messinese nei suoi confronti.

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