“Promesse non mantenute, De Luca fermi la deportazione dei cani in Calabria”

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“Promesse non mantenute, De Luca fermi la deportazione dei cani in Calabria”

redme |
giovedì 13 Gennaio 2022 - 08:14

Nuovo accorato appello al sindaco Cateno De Luca: fermi la deportazione in massa di 101 cani messinesi al canile di Reggio Calabria.
Lo scorso 30 dicembre è stata aggiudicata la gara per l’affidamento di un anno di queste creature. Due le strutture vincitrici del bando: 320 cani resteranno al canile Millemusi di Castanea, la restante parte sarà sotto tutela della società Parco Srl di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria. La struttura risulta gestita da un commissario straordinario dopo l’arresto nel 2018, al termine di un’indagine della Procura di Reggio Calabria, dei precedenti titolari del canile.

Rachele Michela Gassani, presidente dell’associazione “I love Naxos”, intende richiamare l’attenzione del sindaco De Luca che fino a poco tempo fa si faceva promotore di una promessa che recitava le seguenti parole: ‘I nostri cani rimarranno a Messina’.
“Parole che dopo aver visto pubblicata sul sito del Comune l’aggiudicazione dell’appalto per l’affidamento dei cani – denuncia Rachele Michela Gassani – risuonano come un enorme tradimento nei confronti di tutti i cittadini che amano gli animali e dei volontari, oltre che ovviamente nei confronti dei quattro zampe. Queste creature vivono da tempo in diversi rifugi dislocati sul territorio , hanno le loro abitudini e si sono affezionati agli operatori e ai volontari che li accudiscono quotidianamente. Gli animali non sono dei pacchi postali che possono essere trasferiti senza alcun rispetto nei confronti dei loro sentimenti e delle loro sensazioni.
Queste bestiole sono già state vittime dell’inciviltà e della cattiveria umana altrimenti sarebbero felici in famiglia e non sarebbero stati accalappiati per strada, chiediamo al sindaco De Luca di essere coerente con le sue promesse e di non permettere che questi animali subiscano ancora dei traumi. È necessario sottolineare come la legge regionale calabrese preveda che il numero massimo nei canili sia di mille cani, quindi più del doppio di quanto è consentito dalla legge regionale siciliana, già questo aspetto solleva enormi dubbi sulla legittimità del trasferimento dei cani messinesi oltre lo Stretto. Se il sindaco De Luca non decidesse di fermare questa deportazione saremmo per l’ennesima volta davanti ad un evidente sintomo di fallimento della società: una società senza rispetto,empatia, amore per la vita. È questo il messaggio che Messina vuole trasmettere all’Italia intera?”

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