CittadinAnza attiva: “Troppe disfunzioni dei servizi sociali del Comune di Messina”

redme

CittadinAnza attiva: “Troppe disfunzioni dei servizi sociali del Comune di Messina”

redme |
venerdì 24 Dicembre 2021 - 14:39

“Da tempo seguo la questione dei minori e la gestione che il servizio sociale del Comune di Messina ne fa. Le segnalazioni di disfunzioni e anomalie sono numerose e comunque non mi voglio adesso soffermare in quanto gia’ da tempo alcune assistenti sociali del Dipartimento Politiche sociali sono state segnalate alle autorita’ o all’ordine professionale di riferimento”: non le manda a dire Angela Rizzo, responsabile regionale di CittadinanzAttiva per i servizi sociali. “In atto c’è una brutta commistione tra il servizio sociale del Dipartimento Politiche sociali e la Messina Social City per la questione dello Spazio neutro. Il servizio denominato “Spazio neutro” è una struttura specialistica, finalizzata al mantenimento e/o al recupero di relazioni tra figli e genitori nel rispetto delle superiori esigenze del minore nell’ambito del conflitto genitoriale o di altre situazioni che compromettono il rapporto genitore/figlio. Lo “Spazio neutro” deve prevedere un’èquipe multidisciplinare composta da assistenti sociali del Dipartimento, psicologi ed educatori professionali sempre del Comune. Alcune situazioni specifiche richiedono consulenze dell’equipe di neuropsichiatria infantile in situazioni di abuso e maltrattamento. Dal 19 novembre il problema è scoppiato in modo dirompente il problema degli affidi con la richiesta/denuncia da parte dell’Autorità giudiziaria nei confronti del comune di Messina. L’inefficienza degli uffici di Palazzo Zanca non può più essere tollerata e non può certo essere giustificata solo con la carenza di assistenti sociali. Ricordo che esistono dei precisi obblighi di legge, come la trasmissione delle relazioni e l’attivazione di una rete di supporto al minore, cui adempiere per non aggravare la condizione di sofferenza dei bambini. Questi minori spesso vivono in comunità, lontano dalle famiglie e non possono pagare sulla loro pelle i ritardi dei servizi. Togliere un minore all’affetto della propria rete familiare ed inserirlo in una casa famiglia non è una vittoria, ma una pesante sconfitta per lo Stato. Lo Stato vince quando riesce ad affiancarsi alla famiglia colmando quelle lacune economiche e sociali che ostacolano la normale evoluzione e la successiva emancipazione del minore. Pare dalle dichiarazioni dell’assessore al ramo che non abbia afferrato la questione e cosa ben peggiore e’ che non ha inteso che al centro della questione ci sono i minori e non certo lei che deve in tutti i modi e usando tutti i mezzi di salvarsi la faccia, la carica o non so che altro. Purtroppo l’assessore al ramo continua ad essere fuori tema e non è la prima volta, parla di cose che non conosce e fa riferimento a finanziamenti che nulla hanno a che vedere con il Servizio sociale professionale. In un Convegno sugli affidi del maggio 2021 organizzato dai Lions dal titolo: “L’affido: un istituto per nuove scelte di vita e per una socialita’ diffusa” ha fatto una insalata di parole senza mai entrare in merito all’istituto dell’affido familiare di cui evidentemente non conosce fini e le responsabilità che ricadono sul Servizio sociale. Allego un video del convegno e vi invito ad ascoltare cosa dichiara l’assessora, c’e’ da inorridire. Purtroppo oggi siamo su tutti i giornali siciliani e nazionali proprio per l’inerzia dell’assessore alle politiche sociali e ancora quest’ultima tenta di spostare il focus della problematica. La magistratura non ha chiesto dati statistici ma ciò che è obbligo di legge: le relazioni. Dove sono i bambini, con chi, come stanno, possono rientrare a casa oppure devono andare in adozione? Questo è il tema, il resto non ci interessa, la reputazione di brava assessora la deve costruire con i fatti e non con fiumi di parole. Sempre in questo convegno ha dichiarato una cosa gravissima: “un bambino è stato restituito al Servizio sociale.” Perché? È stato fatto un intervento sulla famiglia? Dov’è adesso quel bambino? Sapeva e ha coperto? Messina e’ agli ultimi posti nelle classifiche su tutti i fronti , mentre oggi grazie all’assessora alle Politiche Sociali siamo su tutti i giornali italiani, per come vengono gestiti i servizi ai minori. Invece di tacere e chiedere scusa ai cittadini ha il coraggio di continuare a manipolare queste delicatissima questione dove a farne le spese sono solo i minori, i piu’ deboli i piu’ bisognosi di attenzione. Sposta l’attenzione su finanziamenti e progetti dati per fatti e che invece a tutt’oggi non hanno visto luce e non risponde sui procedimenti in corso. E’ evidente che la maggiore responsabilita’ dell’aggiornamento degli atti e’ in capo al Comune di Messina che non ha ancora la mappatura delle fragilita’, dei minori, dei disabili, dei poveri e degli anziani. Ma l’assessore alle politiche sociali parla dei suoi virtuosismi nella relazione del terzo anno di mandato e io che l’ho letta posso tranquillamente dire che tutto cio’ che c’e’ scritto e’ a futura memoria di concreto solo parole nere su un foglio bianco e solo per riempire pagine di chiacchiere. Quelle pagine per il momento sono carta straccia. I minori hanno il diritto di essere felice e noi il dovere di renderli felici. Non una lacrima dovrebbe rigare i loro volti. Non una violenza dovrebbe turbare i loro sogni. Non un dolore dovrebbe ferire il loro cuore. Non dovrebbero mai avere fame: di cibo; di carezze; di giochi; di desideri. Una città che ignora i minori è una città senza futuro”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta