Comune, reintegrato il dirigente Pagano

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Comune, reintegrato il dirigente Pagano

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venerdì 26 Novembre 2021 - 10:24

Il Comune di Messina dovrà reintegrare uno dei suoi dirigenti comunali, l’ingegner Riccardo Pagano. Con apposita ordinanza il giudice del lavoro del Tribunale di Messina ha accolto la domanda cautelare proposta dall’ingegner Riccardo Pagano, disponendo che il Comune di Messina proceda a reintegrare il dipendente nei ruoli dirigenziali dell’amministrazione a far data dall’1 dicembre 2021. Nell’ottica della razionalizzazione della pianta organica, il Comune aveva “licenziato” (per essere precisi, aveva messo in disponibilità) Pagano. Stando a quanto spiegato dall’assessore alle Risorse umane Dafne Musolino, la decisione del giudice di reintegrare il dirigente è stata presa per il semplice fatto che nel frattempo due dirigenti sono andati in pensione, con la conseguenza che è venuta meno la condizione di eccedenza che aveva comportato la messa in disponibilità di Pagano.

“L’ordinanza del Giudice del Lavoro ha confermato la correttezza e la legittimità dell’intero procedimento adottato dall’Amministrazione anche con riferimento alla scelta operata tra i dirigenti che sono stati confermati e quelli che invece sono stati posti in eccedenza e poi in esubero. – dichiara Musolino – Dunque, diversamente da quanto affermato dal CSA attraverso le parole del dottor Saro Contestabile (ex dipendente del Comune di Messina), l’accoglimento della domanda cautelare proposta dall’ingegner Pagano è stata accolta esclusivamente perché, nel tempo intercorso tra quando l’ingegner Pagano è stato posto in disponibilità e quando lo stesso ha proposto il ricorso, due dirigenti tra quelli che erano rimasti in servizio hanno cessato per varie cause il loro rapporto con il Comune. A parere del Tribunale, quindi, con la fuoriuscita di questi dirigenti, sarebbe venuta meno la condizione di eccedenza e dunque sarebbe possibile fare rientrare in servizio il richiedente”.

“Faremo reclamo”. “La superiore pronuncia, quindi, ha inteso tenere conto di questa circostanza sopravvenuta (la fuoriuscita di 2 dirigenti) dalla quale sarebbe derivata la possibilità, in via d’urgenza, di reintegrare in servizio l’ingegner Pagano. Si tratta, dunque, di un provvedimento con efficacia provvisoria perché destinato ad essere sostituito dalla sentenza che deciderà definitivamente il giudizio e che, come tutti i provvedimenti cautelari, vengono assunti sulla base delle valutazioni sommarie che verranno poi sottoposte al vero ed approfondito vaglio giudiziario. Tuttavia, considerato che lo stesso giudice del lavoro ha dichiarato la legittimità dell’operato dell’Amministrazione, si è già dato mandato per proporre il reclamo avverso la suddetta ordinanza perché riteniamo che debbano essere ulteriormente verificate le ragioni, di natura oggettiva, per le quali l’ingegner Pagano, dirigente di area tecnica, non possa riprendere servizio in un Comune che ha già un’eccedenza di Dirigenti tecnici e invece lamenta una deficitarietà di dirigenti di area amministrativa.

“Si respingono al mittente le speculazioni formulate dal CSA, invitando il sindacato ad approfondire la lettura dell’ordinanza onde evitare di pubblicare comunicati affetti da una evidente approssimazione e, forse, anche da una voluta strumentalizzazione dei fatti di causa”.

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