La crisi finanziaria dei comuni siciliani. Questo il tema dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio in Prefettura. Alla riunione il prefetto Cosima Distani ha incontrato una folta delegazione di sindaci della città metropolitana di Messina che, similmente a quanto evidenziato in incontri analoghi tenutisi nelle altre otto prefetture siciliane, hanno rappresentato la gravissima crisi finanziaria e organizzativa dei 391 comuni dell’Isola e hanno chiesto che vengano approvate, con la massima urgenza, norme idonee a sostenere i tanti comuni che, a causa di una grave crisi strutturale e di sistema, non sono in grado di approvare i bilanci.
Nel corso dell’incontro, sono state infatti sottolineate le sempre maggiori difficoltà degli Enti locali a definire un documento di pianificazione finanziaria che trovi il necessario punto di equilibrio tra le entrate, per le quali permangono forti difficoltà nella fase di riscossione dei tributi; e le uscite, la cui mole è spesso incomprimibile perché legata a spese per servizi essenziali.
È stato a tale proposito evidenziato come, sulla base degli ultimi dati pubblicati dall’assessorato regionale delle Autonomie locali, soltanto 152 comuni su 391 hanno approvato il bilancio di previsione 2021-2023 e appena 74 comuni il consuntivo 2020.
Recependo le preoccupazioni rappresentati dai sindaci, il prefetto ha ribadito la propria disponibilità a fornire ogni possibile supporto istituzionale che possa utilmente concorrere alla soluzione delle criticità segnalate e, in tale prospettiva, ha rassicurato che provvederà a inoltrare agli organi di governo centrale il documento riepilogativo delle proposte realizzate da ANCI Sicilia.
Navarra (Pd): “Il ministro Lamorgese si è impegnato ad affrontare tale problema”. Intanto il deputato messinese in quota Pd, Pietro Navarra, ha reso noto che anche il governo centrale si è impegnato ad affrontare la crisi finanziaria degli enti locali, attraverso due linee di intervento.
“Al question time della Camera dei Deputati, – spiega Navarra – abbiamo avuto una prima risposta da parte della Ministra Lamorgese che si è impegnata ad affrontare la crisi finanziaria dei Comuni in due fasi: un primo intervento per risolvere i problemi di bilancio per l’anno 2021 e un secondo intervento di carattere strutturale con la riforma del Testo unico degli enti locali che si concretizzerà nei primi mesi del prossimo anno. Non molliamo la presa e ci adopereremo affinché il Governo possa, con i prossimi provvedimenti in discussione in Parlamento, dare le risposte attese dai Comuni siciliani”