Asm, il commiato di Fiumefreddo

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Asm, il commiato di Fiumefreddo

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martedì 31 Agosto 2021 - 16:19

Lavoratrici e lavoratori – scrive l’ex commissario di Asm, Antonio Fiumefreddo, in attesa del passaggio di consegne al nuovo Cda, presieduto da Finuccio Auteri, su decisione del sindaco, Mario Bolognari – a 10 giorni dalla nomina del Consiglio di Amministrazione e a pochi dalla prossima nomina del direttore generale, mentre attendo di poter effettuare le consegne, sento il bisogno di salutare tutti coloro che ho avuto la fortuna di incontrare nei 22 mesi di intenso lavoro svolto in Asm.
Sento anzitutto di dover chiedere scusa a quanti ho potuto ferire ovvero siano stati feriti dalla mia azione; quando si governa, anche una piccola barca, è possibile che si faccia torto a chi si trovi già a bordo.
A prescindere dalle convinzioni di ciascuno e dai doveri che ho avuto come legale rappresentante, desidero chiedere scusa alle singole persone, nella consapevolezza che dietro qualsivoglia azione c’è sempre l’uomo, al quale intendo portare il massimo rispetto pur nella diversità di ciascuno. Ancora, sento di dovermi scusare con quanti si aspettavano di più e quindi sono rimasti delusi dalla mia azione; sappiano tuttavia, che ho fatto tutto quanto sono stato in grado di fare e comunque tutto quanto mi è stato possibile. Un grazie particolarissimo e speciale a quanti hanno collaborato al raggiungimento dell’obiettivo comune, di restituzione dell’azienda al regime ordinario con la revoca della liquidazione.
Ho incontrato collaboratori preziosi, onesti e di buona volontà; questi più di tutti hanno subito le intemperanze mie caratteriali.
Un grazie a tutti coloro che ho avuto modo di incontrare anche solo una volta ma che ho avvertito distintamente lavorare a testa bassa, soprattutto nei momenti più disperati che abbiamo vissuto a causa della drammatica emergenza sanitaria.
Alla sensibilità di tutti: dipendenti, professionisti e collaboratori, debbo la buona riuscita dell’impresa, nella certezza di consegnare ai nuovi amministratori non solo un’azienda sana ma, e di più, una comunità umana che deve rendere orgogliosa Taormina, quale modello di disponibilità verso la collettività.
Non so quanto sia riuscito a trasmettere la mia passione ma so quanto, ed è sicuramente di più, ho ricevuto da tutti voi.
Grazie e buona continuazione”.

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