Il Policlinico finisce nel mirino dell’Antimafia

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Il Policlinico finisce nel mirino dell’Antimafia

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venerdì 30 Luglio 2021 - 07:00

Il Policlinico di Messina finisce nel mirino dell’Antimafia. Il Coordinatore della FGU Gilda Coordinamento Università, Paolo Todaro, è stato audito in videoconferenza dalla Commissione Antimafia regionale, presieduta dall’onorevole Claudio Fava, in merito all’inchiesta sul comparto sanità nella regione Sicilia. Dai numerosi esposti della FGU degli ultimi anni, molti dei quali trasmessi anche alla Commissione antimafia regionale, sono stati affrontati quelli relativi all’affidamento degli incarichi di Unità Operative privi dei requisiti previsti, ai posti letto di terapia intensiva Covid, al collegio sindacale e il disavanzo economico dell’AOU di Messina.

Todaro ha molto apprezzato l’attenzione dimostrata dalla Commissione nei riguardi di chi da anni combatte contra una illegalità diffusa all’interno dell’Azienda, definendola il Sistema Policlinico, ove tutto è possibile, puntualizzando che dirigenti medici ricoprono incarichi di responsabili di UOSD in maniera illegittima. – si legge in una nota a firma della FGU Gilda – Sarà un caso se uno dei dirigenti è cugino di primo grado dell’Assessore Razza? Sarà un caso che il dottor Antonino Levita, nonostante le numerose segnalazioni e denunce per carenza di requisiti, inspiegabilmente ricopre ancora oggi il ruolo di direttore sanitario dell’Azienda?

Sul collegio sindacale che mancava da 18 mesi, a seguito delle segnalazioni, Todaro ha precisato che dalla fine di giugno il MEF ha difatti commissariato l’Assessorato della Salute, nominando il Collegio Straordinario, per la reiterata inadempienza dell’assessorato nella veste di amministrazione vigilante, e che anche l’ASP e l’AO Papardo di Messina ne erano sprovviste. Ha poi aggiunto che proprio l’ASP di Messina con delibera del 23 luglio scorso ha traferito in via straordinaria 10 milioni di euro al Policlinico; difatti da una nota del 10 marzo, l’Ingegner La Rocca, dirigente dell’Assessorato della Salute, aveva disposto proprio alle Asp di Messina, Palermo e Caltanissetta di eseguire da parte di ciascuna azienda un bonifico di 10 milioni di euro in favore del Policlinico per crisi di liquidità. Ad oggi non si ha certezza sull’ammontare della perdita del Policlinico che potrebbe superare di molto i 65 milioni di euro dichiarati dal Commissario Bonaccorsi diversi mesi fa e che sicuramente l’Azienda sarà sottoposta ad un nuovo piano di rientro nei prossimi mesi”.

In merito ai posti letto di terapia intensiva covid, Todaro ha evidenziato ancora una volta che durante la pandemia non sono stati creati posti letto aggiuntivi ma trasformati quelli già esistenti sottraendoli alle altre patologie; ha ribadito inoltre che i 2,7 milioni di euro donati dalla Banca d’Italia per l’allestimento dei 32 posti letto non sono mai arrivati al Policlinico e ad oggi non è dato a sapersi come siano stati utilizzati dalla Protezione Civile Regionale o dall’Assessorato Regionale della Salute. Sull’interferenza della politica sulla gestione della sanità, Todaro ha affermato che vi è una simbiosi tra assessorato e politica e che tale rapporto ha influito negativamente nella gestione del sistema sanitario regionale e che volutamente si mantiene la gestione commissariale piuttosto che nominare i direttori generali.

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