Taormina in default, è tutti contro tutti

redme

Taormina in default, è tutti contro tutti

redme |
lunedì 05 Luglio 2021 - 12:48

Delusione tra le forze politiche e sociali dopo l’annuncio del sindaco, Mario Bolognari, sul dissesto finanziario di Palazzo dei Giurati. “È ormai ufficiale, il comune di Taormina dichiarerà il dissesto – dicono in una nota i giovani, Alessio Bonesoli e Luca Manuli, di Progetto ricostruzione Taormina – L’annuncio ha scatenato un dibattito su quelle che sono le colpe dell’una o dell’altra parta, sulla possibilità di fare ricorso, sui motivi per cui il piano non è stato rimodulato quando ancora era nelle facoltà dell’attuale amministrazione farlo. Nei mesi scorsi, noi di Progetto Ricostruzione Taormina, avevamo posto l’accento sul tema: avevamo chiesto che l’ormai ex assessore al bilancio Ferraro, dopo le “dimissioni”, facesse un rendiconto di quanto fatto in questi ultimi tre anni, dando una prospettiva oggettiva e veritiera; avevamo posto dei dubbi sul modus operandi di Asm. Chiaramente, nessuna risposta alle nostre domanda, alla nostra richiesta di trasparenza. Noi vogliamo però soffermarci su come questo sia veramente un momento di svolta, un anno zero. Non solo per i bilanci del Comune, ma soprattutto per Taormina. Il dissesto è l’epilogo di una gestione amministrativa evidentemente inadatta, di una gestione della politica funzionale a soddisfare interessi particolari e non gli interessi generali. Che il dissesto possa rappresentare un punto di partenza per una Taormina nuova. Una Taormina in cui tutti noi torniamo a credere che un futuro migliore e più sostenibile sia possibile, perché ne abbiamo le potenzialità. Una Taormina in cui i suoi abitanti tornino ad interessarsi della politica, a partecipare e a vigilare sull’operato dei suoi rappresentanti. Una Taormina che torni a determinare il suo futuro, con un’amministrazione capace e che abbia obiettivi e priorità chiare. Una Taormina che Taormina stessa si merita, per ciò che è stata e soprattutto per ciò che può diventare. Non è mai troppo tardi per cambiare, anche quando le sfide e gli ostacoli sembrano insormontabili, con impegno e coraggio possiamo fare cose straordinarie. Facciamolo insieme!”. “ll dissesto – ha detto in una nota, Salvo Cilona, consigliere comunale di opposizione – è una iattura per Taormina. È facile affermare oggi, dopo tre anni dall’insediamento che il piano di riequilibrio non era sostenibile. Al sindaco Bolognari la legge ha dato la possibilità di valutare entro 150 giorni dall’insediamento di riformulare il piano migliorandolo. Piano di riequilibrio azzoppato da vecchi debiti che il Sindaco conosce bene, l’Amministrazione ha deciso di non opporsi alla decisione della Corte dei conti. Ovviamente se ne assumerà la responsabilità politica. Taormina non merita il dissesto e neppure questi amministratori”. Posizione similare quella del consigliere comunale, Antonio D’Aveni. “Vedere un ex professore universitario, ex parlamentare arrampicarsi sugli specchi mi rende triste. Il primo cittadino parla come se non ha mai fatto il sindaco per 13 anni e come se non ha mai segnato i momenti tragici della città (Impregilo, MessinAmbiente, contenziosi importanti). Debiti e problemi che, adesso, sono arrivati al capolinea, sono nati nelle sue amministrazioni, ma ciò lo omette. Ricordo, inoltre, che dai palchi ed al suo insediamento, sosteneva, di risolvere tutti i problemi della città, cosa non avvenuta. Continua a dare la colpa alle amministrazioni precedenti dimenticando che molti dei suoi attuali alleati erano anche indirettamente nelle precedenti. Omette e spiega in modo goffo di dire che l’art 243 bis del tuel sul piano di riequilibrio permette alla amministrazione subentrante di rifare il Piano di riequilibrio entro 60 giorni dalla relazione di inizio mandato, cosa da lui non fatta, evidentemente se non lo ha modificato considerava tutto corretto. Si dimetta e liberi la città della sua incompetenza politica amministrativa. Non mi interessa cercare i colpevoli del presente e del passato. In questi tre anni non c’è stato un reale cambio di passo dal punto di vista finanziario ed oltre ma solo dichiarazioni non seguite dai fatti”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta