Risanamento, Catalfamo (Lega): “Si faccia chiarezza su assegnazione alloggi”

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Risanamento, Catalfamo (Lega): “Si faccia chiarezza su assegnazione alloggi”

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sabato 19 Giugno 2021 - 16:11

E’ stato depositato un disegno di legge a firma di Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per la Lega Sicilia. Il Ddl punta a far chiarezza sulla legislazione in materia di assegnazione degli alloggi con la legge speciale sul risanamento con l’obiettivo di ispessire le tutele per gli abitanti delle zone da risanare di Messina.

“Nella fattispecie – commenta Catalfamo, primo firmatario del ddl – dagli atti della nuova Agenzia per il Risanamento (Arisme) e da un confronto con la legge di settore del 1990, emergono delle zone d’ombra che abbiamo voluto chiarire e approfondire. Nel testo proposto si vuole legiferare in materia di cessione della proprietà degli alloggi agli assegnatari e ai loro familiari conviventi che risultano in regola con i pagamenti dei canoni di locazione e che potrebbero diventare proprietari delle strutture abitative al fine di poterne disporre con la piena proprietà, esattamente come avviene per i beneficiari di alloggio di “casa popolare”. In altre parole, alla stregua delle case popolari che si possono poi riscattare, intendiamo parificare la portata dei provvedimenti sin qui adottati al fine di poter dare questa possibilità anche a chi vede assegnarsi un’abitazione dopo anni di abbandono delle istituzioni. Perché non poter avere la possibilità di acquistare la casa assegnata dall’Agenzia per il risanamento?”
Dal 1908, data del disastroso sisma, intere generazioni hanno vissuto e purtroppo continuano a vivere nelle baracche della città di Messina, mai del tutto demolite in un’area che non è ancora stata risanata completamente. La riqualificazione urbana e i lavori di ricostruzione di quest’area profondamente degradata è ancora in corso per il lungo iter burocratico.

La casa è un diritto di ogni cittadino. Si ritiene necessario intervenire dal punto di vista normativo per accelerare l’attribuzione di alloggi alle famiglie con soggetti fragili che subiscono un aggravamento delle proprie condizioni dal degrado in cui sono costrette a vivere ma che non hanno accesso prioritario all’assegnazione degli alloggi”.

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