Stalking e violenza sessuale: arrestato dipendente comunale

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Stalking e violenza sessuale: arrestato dipendente comunale

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venerdì 11 Giugno 2021 - 11:08

Un dipendente comunale si sarebbe reso responsabile di condotte moleste e di violenza sessuale nei confronti di una sua concittadina. Ieri a Sant’Agata Militello è stata eseguita dal personale del locale Commissariato la misura cautelare degli arresti domiciliari e del divieto di avvicinamento, emessa dal GIP del Tribunale di Patti su richiesta del Procuratore della Repubblica di Patti e del Sostituto Procuratore Antonietta Ardizzone, nei confronti di un sessantenne santagatese, dipendente del Comune, accusato dei reati di stalking e di violenza sessuale ai danni di una santagatese, cinquantenne.

La misura cautelare segue a un’articolata indagine svolta dagli uomini del Commissariato di Sant’Agata di Militello, a seguito di denuncia presentata nel mese di aprile dalla donna. Quest’ultima evidenziava come, ogni volta che si recava al cimitero locale per rendere omaggio a parenti defunti, veniva avvicinata dal citato dipendente che, approfittando dei momenti in cui non vi erano altre persone, la molestava con frasi volgari, inseguendola durante tutto il percorso.

Secondo le indagini questa condotta molesta veniva portata avanti dall’indagato tutte le volte che la donna si recava al cimitero, tanto che la medesima si trovava costretta a ridurre le visite oppure era costretta ad andare in momenti in cui il dipendente era assente dal turno.

L’indagato, inoltre, oltre alle molestie perpetrate di persona, telefonava a tutte le ore sul telefono della vittima al punto da indurla a spegnere il telefono nelle ore serali o notturne. Ciò nonostante, il molestatore era solito usare accorgimenti quali rendere ignoto il suo numero mentre effettuava le chiamate. Durante la stesura della prima denuncia, le molestie telefoniche ai danni della vittima avvenivano persino in presenza degli agenti del Commissariato.

Le molestie e le insistenze dell’indagato sono arrivate al punto che, durante una delle visite al cimitero, la vittima veniva minacciava di morte; inoltre, in un’altra circostanza, lo stalker la inseguiva e la bloccava in una zona isolata, palpeggiandola.

L’acquisizione di precisi elementi di riscontro probatorio hanno consentito ai poliziotti del Commissariato di presentare un’articolata informativa alla Procura di Patti che, valutati gli elementi raccolti, richiedeva al GIP di Patti la misura degli arresti domiciliari con divieto assoluto di mantenere contatti con altre persone.

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