Chi sgarra rischia la chiusura dell’esercizio commerciale. L’ultima “trovata” del sindaco sceriffo è di quelle devastanti per un settore in forte crisi. La comunicazione ufficiale è stata “propinata” ai rappresentanti di categoria nel corso di un tavolo tecnico tenutosi a Palazzo Zanca.
In buona sostanza, l’amministrazione comunale ha comunicato che gli esercizi commerciali avranno tempo fino al 30 giugno per fare scomparire dalla strada gli “scarrellati”, chi non lo farà rischia la sospensione della licenza dopo la terza infrazione.
Si è trattato di un “aut-aut” che ha visto solo l’opposizione di Lino Santoro della PmiSicilia, il quale ha evidenziato che per molte attività commerciali è impossibile depositare nei laboratori i bidoni della spazzatura per ragioni igienico-sanitarie. Gli altri rappresentanti di categoria, come accade di solito, hanno preso atto della comunicazione chinando il capo in segno di approvazione.
I clienti sappiano fin da adesso che i prodotti alimentari che consumeranno dal primo luglio sono stati preparati nei laboratori con i bidoni della spazzatura affianco, per volere dell’amministrazione comunale. Siamo di fronte ad una decisione assurda che farà discutere moltissimo in città perché è impensabile che bar e ristoranti possano custodire gli “scarrellati” all’interno dei propri laboratori.
Il sindaco e il suo “fido” assessore Dafne Musolino, rispetto alle lagnanze di Santoro, hanno aperto le braccia e molto democraticamente hanno risposto: “O fate così o rischiate di chiudere”.