Come sovente avviene negli ultimi 15 anni, la spiccata stabilità estiva non riesce a carburare. Dopo aver sperimentato un week end relativamente stabile, ad eccezione di qualche corrucciamento domenicale, l’anticiclone sta voltando le spalle alla Sicilia.

Come evidenzia eloquentemente Ecmwf, la Sicilia sarà preda di un corridoio retrogrado aperto dall’elevazione meridiana dell’alta pressione, che si solleverà verso la Francia e successivamente verso il Regno Unito. Suddetta bisettrice anticiclonica esporrà la Sicilia ad un insistente penetrazione di temperate correnti russe parzialmente continentalizzate.
Il campo barico subirà una fisiologica flessione dei gpt, mentre durante la notte di mercoledì una -16 a 500 hpa combinata ad una locale -18 imbastiranno i cannoni temporaleschi.

Martedì, l’aria prevalentemente secca a 500 hpa interdirà ogni turbolenza diurna, mentre una moderata cumulogenesi marittima potrebbe dare slancio alla progressiva destabilizzazione della colonna d’aria a partire dalla serata. Nel corso della nottata, la -16 a 500 hpa sosterà sulle nostre testa per almeno 6-8 h, istigando il Tirreno meridionale ad una discreta risposta temporalesca. Il buon gradiente verticale evincibile dal differenziale termodinamico fra la tiepida superficie del Tirreno ( 23.4°) e le termiche in media troposfera, potrebbe rappresentare un favorevole fattore per la realizzazione di maestosi cumulonembi di fattura marittima. Il getto, inizialmente occidentale, spedirà questo lungo treno temporalesco dapprima verso le Eolie e la costa viola, prendendo di striscio la costa messinese.

Ma fra le 6 e le 9 il getto si orienterà a NW, smistando diversi congesti e qualche sporadico cumulonembo di passaggio anche alla città dello Stretto, rimasta ai margini durante la prima nottata. I valori di cape index (disponibilità energetica atta allo scoppio di forti temporali) si attestano su cifre ragguardevoli, tali da preventivare evoluzioni temporalesche da monitorare in notturna soprattutto sul Tirreno Eoliano. Oltre a localizzate manifestazioni a sfondo grandinigeno, sarebbero da inserire nel quadro previsionale anche trombe marine e furiosi groppi eolici. Qualche fulminazione sparsa potrà piombare anche fra Capo Peloro e la riviera nord dello Stretto.

Anche mercoledì il tempo sarà moderatamente instabile sul Tirreno meridionale e per alcune ore anche in città, con svariati congesti non più amalgamati, che si alterneranno a momentanee pause. Durante le ore diurne sarà piuttosto improbabile il rinnovo della sorgente temporalesca, poiché il gradiente verticale tenderà a scemare dopo il transito della -18 a 500 hpa. I quantitativi cumulati potrebbero risaltare locali punte di 50-60 mm sul Tirreno Eoliano, 60-70 mm sulla Calabria Tirrenica e 10-12 mm per la città, bagnata soltanto da moderati rovesci di pioggia a carattere intermittente, senza scariche elettriche diurne.
Messinese ionico fuori dal giro, trattandosi di correnti prevalentemente occidentali a 500 hpa.

I venti spireranno a regime di brezza tesa da ponente e maestro (W-NW), ma i venti di groppo che interverranno simultaneamente ai cumulonembi renderanno molto mosso il Tirreno, specialmente al largo. Nessun gradiente orizzontale potrà cagionare marosi erosivi lungo le coste.
La temperatura è prevista in sensibilissima diminuzione quantificabile in almeno 6°, fluttuando dai 16° di minima ai 23° di massima registrati in pieno giorno durante la marzolina giornata di mercoledì.
Il tasso dell’Ur farà segnare valori mediamente elevati compresi fra il 50 e l’80%.

Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano che lo strappo continentale non sarà rammendato nemmeno durante il prossimo week end. Un fine settimana segnato da episodica instabilità e frescura. La bella stagione incappa in una deludente retrocessione primaverile. Bene così.

Alessio Campobello