“Villa Mazzini è il primo spazio verde al centro di Messina e può essere utile come punto di sosta durante il tour in città. Qui troviamo un’area giochi per bambini, un chiosco, delle panche, uno stagnetto con pesci e, non meno importanti, anche degli alberi secolari! Vicino ad uno degli ingressi, c’è adesso una grande voliera ben curata che ospita vari tipi di uccelli tra cui canarini e pappagalli. La pulizia in generale è discreta”. A volte bisogna diffidare dalle recensioni, sebbene siano un po’ datate. La frase virgolettata è infatti riportata sul web da Tripadvisor e si riferisce al dicembre 2018. Da allora sono passati tre anni, la metà dei quali trascorsi con l’emergenza Coronavirus. Che, lo diciamo subito, non dev’essere un alibi. Basti entrare oggi a Villa Mazzini per vergognarsi e per rimpiangere un glorioso passato, dove anche la scimmietta Coco regalava sorrisi ai tanti bimbi che si affollavano a dare noccioline e patatine.

Il presente è un mesto viaggio nel degrado con spazzatura da tutte le parti, interminabili tappeti di foglie e mattonelle saltate in ogni angolo, che rappresentano un pericolo per quanti si avventurano alla Villa Mazzini.

Il bidone dei rifiuti è stato posizionato appositamente al centro della passeggiata (ingresso lato questura) per segnalare il pavimento danneggiato e quindi potenzialmente pericoloso per grandi e piccoli.

Basterebbe poco per restituire dignità ad un angolo di Messina che muore giorno dopo giorno nell’indifferenza di tutti, Comune in primis.

Tonino Demana