Crisi Asm, lavoratori si rivolgono al prefetto

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Crisi Asm, lavoratori si rivolgono al prefetto

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giovedì 27 Maggio 2021 - 10:51

I lavoratori di Asm chiedono un incontro urgente al prefetto di Messina sulla situazione della principale azienda cittadina. “Le scriventi Rsa di Asm di Taormina e le Segreterie Territoriali Messina – si legge in una dettagliata nota – preso atto della comunicazione inviata dal Liquidatore Asm, Antonio Fiumefreddo, al Sindaco di Taormina, Prof. Mario Bolognari con la quale manifesta la crisi finanziaria che attanaglia ormai da parecchio tempo l’Azienda visto “il protrarsi della condizione emergenziale e del prolungarsi della mancata erogazione di fondi da parte del Comune” che ha indotto lo stesso Liquidatore a sospendere a partire dalle ore 24 del 26 maggio i servizi erogati al Comune riguardanti scuolabus, manutenzione acquedotto, manutenzione pubblica illuminazione e la riduzione, come consentito dalla Legge, delle linee di trasporto urbano e la sospensione del servizio navetta per le frazioni, con i risvolti dell’interruzione di tutti i rapporti di lavoro interinale interessati. Si apprende che considerata la crisi finanziaria dell’Asm, aggravata dalla crisi pandemica che ha di fatto ridotto del 50% gli introiti della Municipalizzata, la stessa non è più in grado di garantire non solo i pagamenti degli stipendi ai lavoratori dipendenti ma anche gli acquisti di beni e forniture primarie per lo svolgimento dei servizi e delle attività quotidiane (cloro, carburante, pagamenti bollette energia elettrica, utenze telefoniche, ecc.).
Si richiama l’attenzione sul fatto che questa situazione è dovuta alla mancanza da parte del Comune del rispetto dell’accordo firmato tra lo stesso ed ASM in data 28/05/2020 in cui entrambi gli Enti si impegnavano a sottoscrivere una transazione relativa al dare-avere a favore di Asm per 2 milioni e 400 mila euro frutto dei mancati pagamenti dei servizi resi nel periodo 2010-2019, aggiungendo in una seconda fase anche il 2020, pur mantenendo lo stesso importo. Malgrado tale sacrificio da parte di Asm, il Comune ad oggi non ha rispettato l’impegno preso lasciando l’Azienda ed i lavoratori al proprio destino, costringendo il liquidatore ad intraprendere le azioni riportate nella nota.
Tale situazione ha fatto sì che l’Asm si ritrova a dover subire passivamente decreti ingiuntivi da parte dei propri fornitori per decine di migliaia di euro e pende come una spada di Damocle sull’Azienda un debito contratto con la società interinale Wintime che fornisce i lavoratori in somministrazione pari a circa 1 milione di euro, a cui l’Azienda è dovuta ricorrere per garantire buona parte dei servizi resi al Comune che lo stesso ad oggi non ha onorato.
Risulta grave anche la circostanza che ormai da moltissimi anni mancano i contratti di servizio tra i due Enti nonostante si siano susseguiti nel tempo degli incontri tra i responsabili dei vari servizi ASM e l’Ente Comune su iniziativa della stessa Azienda Municipalizzata. Fino ad oggi a subire le conseguenze più gravi di questa situazione sono stati solo i lavoratori dipendenti che da più di un anno sono stati posti in Cassa Integrazione per ben tre volte in attesa, così come promesso dal Sindaco, che il Comune si facesse carico di sanare al più presto la situazione debitoria. Cosa che a tutt’oggi non è avvenuta.
Infine, si apprende dalla Gazzetta Ufficiale che sono stati stanziati per il Comune di Taormina 3 milioni e 500 mila euro per far fronte ai disagi dovuti alla pandemia di cui versati una trance di 1 milione e 800 mila euro, parte dei quali deve essere destinata alle partecipate tra cui ASM; di tale somma è stato richiesto il riversamento previsto per questa Azienda Municipalizzata visto che a tutt’oggi non è avvenuto. In merito a ciò sono state chieste delucidazioni agli organi comunali preposti ed in via ufficiosa la risposta è stata che non risulta che questa Azienda abbia subito delle perdite per l’anno 2020 rispetto al 2019, quando, come già precedentemente esposto, le perdite ammontano a circa il 50%. Pertanto, appare del tutto sorprendente la risposta fornita da parte degli organi preposti che denota, ancora una volta, la poca sensibilità da parte dell’Ente comunale nei confronti di ASM.
Per tali motivi i lavoratori, stanchi e preoccupati del perdurare di questa condizione (anche perché l’Azienda è stata messa in liquidazione dal Consiglio comunale dell’epoca dal 22 settembre 2011) sono costretti a manifestare il proprio dissenso e chiedere contestualmente un incontro urgente con S.E. Il Prefetto per espletare il tentativo di conciliazione con le parti in causa al fine di evitare ripercussioni sui servizi erogati all’utenza, risolvere il prima possibile la gravissima situazione finanziaria in cui si trova l’ Azienda e di conseguenza per il destino incerto di 50 lavoratori e delle loro famiglie.

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