Anche la deputata regionale Bernardette Grasso interviene sul ridimensionamento della pianta organica dell’ospedale “Papardo”, parlando al riguardo di tagli ingiustificati che andranno a scapito dei cittadini.
“La scelta del ridimensionamento della pianta organica di una struttura fondamentale per la sanità messinese non può passare in sordina. – dichiara – Per citare qualche numero, nel 2017 per 324 posti letto, era previsto un tetto di spesa di quasi 80 milioni di euro, a fronte di 1.494 dipendenti. Ad oggi, per 375 posti letto, il tetto di spesa si riduce a 71,870 milioni di euro, a fronte di 1.345 dipendenti.
“Da un raffronto con altre aziende simili al Papardo per volumi di attività, si rileva che soltanto il nosocomio messinese ha subito una riduzione del tetto di spesa. Inoltre, mi risulta che l’assessorato regionale alla salute ha richiesto la realizzazione di ulteriori 15 posti letto di rianimazione, per i quali ci si aspettava un ulteriore finanziamento che ancora però non è stato concesso.
“È pur vero che in questi anni da Roma la questione Papardo è sempre stata sottovalutata, preferendo dirottare attenzioni verso altre strutture. In ballo c’è la salute dei cittadini, l’anello ultimo di scelte che condizionerebbero servizi più efficienti e performanti, in nome dei tagli ingiustificati, specie se in piena Pandemia”.