La città è un letamaio, intervenga il prefetto

Redazione

La città è un letamaio, intervenga il prefetto

martedì 25 Maggio 2021 - 15:40

L’immagine è scolpita nella mente dei messinesi e ritrae il sindaco festante, portato in trionfo su un cassonetto, con sullo sfondo una voce che blasfemamente urlava “Viva Maria“. Sono passati appena tre gironi da quella festa, e la città si accorge del fallimento del sindaco Cateno De Luca.

Siamo, probabilmente, la prima città del Sud ad avere eliminato i cassonetti dalla strada, ma allo stesso tempo siamo l’unica città d’Italia ad avere i rifiuti esposti in centro città e nelle periferie. E’ evidente che la MessinaServiziBeneComune non fosse pronta per il grande passo, ma nonostante ciò il sindaco De Luca e i suoi “uomini e donne” collocati nel Cda della Partecipata comunale hanno voluto imbattersi nella sfida impossibile.

I risultati evidenti nelle immagini fotografiche che ci giungono da ogni parte della città, soprattutto dal centro cittadino dove vi sono moltissime attività commerciali e di ristorazione. E’ chiaro che il servizio porta a porta non funziona dal momento che i rifiuti domenica e lunedì per l’esattezza non sono stati raccolti dagli addetti della società adibita alla raccolta dei rifiuti.

Siamo certi che adesso si accamperanno le motivazioni della carenza di personale e visto che siamo a poco più di un anno dalle prossima scadenze elettorali (sia chiaro prassi consolidata), c’è da scommettere che ci sarà l’annuncio di imminenti assunzioni. Proprio tu, Cateno De Luca che hai criticato quelli che c’erano prima accusandoli di avere gestito le Partecipate comunale per fini elettorali, utilizzandole come bancomat? Siamo certo di sbagliarci, ma il problema rimane.

Se in altre città il “porta a porta” nei centri storici e commerciali è stato annullato con la collocazione dei cosiddetti “cassonetti intelligenti” (per intenderci quelli che funzionano con il codice fiscale o il codice a barre se trattasi di esercizi commerciali), perché a Messina si è deciso di sfidare la sorte? Non è forse spreco di denaro pubblico?

Per onestà intellettuale, occorre dire che il “porta a porta” nelle zone residenziali e in quelle periferiche dove i condomini riescono a contenere i bidoni della differenziata, funziona alla grande. Ma il merito in questo caso, va diviso con la precedente giunta che ha avviato il servizio. Sempre per onesta intellettuale occorre sottolinearlo.

De Luca venerdì mattina ha esultato per avere completato malissimo, in tre anni (dicasi tre anni), il lavoro iniziato da Accorinti con l’avvio del servizio nel I e VI quartiere.

Siamo al limite dell’emergenza igienico-sanitaria e a questo punto il prefetto dovrebbe intervenire per commissariare la MessinaServiziBeneComune perché sta facendo acqua da tutte le parti e di questo passo sarà rivolta.

In tutto questo con la percentuale della differenziata che è decisamente salita, si registrano incrementi della TARI. Qualcosa non torna anche in questo

Da segnalare che l’assessore all’igiene cittadina, Dafne Musolino, interpellata da alcuni rappresentanti di categoria per le problematiche legate ai bidoni dei rifiuti avrebbe detto: “Metteteli nei vostri laboratori”. Poi magari il commissario Giardina durante i controlli di renderà conto del problema e scatterà il sequestro per carenze igienico-sanitarie.

La palla non può che passare nelle mani del nuovo prefetto, Cosima Di Stani.

Infine, De Luca nei giorni scorsi ha denunciato il governatore Nello Musumeci per la questione dei rifiuti in Sicilia, ma a quanto pare Messina avrebbe ricevuto alcune diffide proprio per la raccolta dei rifiuti.

Per concludere, ciliegina sulla torta, l’autoparco di via Salandra pare sia invaso di rifiuti. Un controllino da parte dei carabinieri del Noe sarebbe consigliato.

Davide Gambale

Di seguito la galleria fotografica dei rifiuti non raccolti in centro città.

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