Insulti omofobi a studente, insorge la comunità accademica

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Insulti omofobi a studente, insorge la comunità accademica

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martedì 04 Maggio 2021 - 08:00

Non si spengono le polemiche sulla vicenda che vede un docente dell’Università di Messina insultare su Facebook un ragazzo con orientamenti bisessuali. Questa volta ad insorgere è stata la stessa comunità accademica. Un nutrito gruppo di docenti, 57 al momento, ha firmato una lettera aperta con la quale ha preso le distanze da questo spiacevole fatto. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale della lettera.

“Con questa lettera aperta non è nostra intenzione entrare nel merito degli aspetti giuridici di uno scontro che è avvenuto fuori dall’Università e ha dunque un carattere essenzialmente privato, i cui contorni ci sfuggono e sui quali non è nostro compito dire nulla.

“Tuttavia è importante per noi affermare che, come comunità, ci sentiamo ugualmente coinvolti. Pensiamo infatti che se le responsabilità dei reati sono individuali, i contesti entro cui certe vicende prendono forma non siano secondari. Il fatto che un certo tipo di violenza simbolica e discriminatoria, insieme al relativo corollario di minacce fisiche, sia stato partorito da un docente ci pone dinanzi alla fine dell’illusione che gli spazi di produzione della cultura possano considerarsi immuni dall’autoritarismo, dal sessismo e da una moltitudine di altre forme possibili di discriminazione. Questa vicenda, dunque, costringe la comunità scientifica – che è anche comunità di formazione alla cittadinanza – a riflettere seriamente sui propri limiti e sulle proprie responsabilità.

“Con questo comunicato vogliamo affermare che il corpo docente dell’Università di Messina respinge discorsi, ideologie e politiche volti a discriminare e disseminare odio sulla base delle caratteristiche personali, di orientamento sessuale, di nazionalità e di credo. E si dichiara altresì sensibile alle questioni dell’uguaglianza, in materia di genere così come di accesso ai diritti in ogni ambito del sociale. In primo luogo quando tali questioni si pongono entro quell’Ateneo che costituisce il centro del lavoro intellettuale e della missione di formazione perseguiti dai suoi membri.

“Contemporaneamente chiediamo al Rettore di volere istituire un tavolo di riflessione su quegli interventi di ordine culturale, politico e auto-formativo che possano servire a sensibilizzare ulteriormente docenti, studentesse, studenti e personale amministrativo intorno alla svolta epocale che le questioni relativi ai generi – così come le molte altre che stanno stravolgendo ordini, concezioni e gerarchie consolidate – pongono alla nostra comunità, richiedendole di lavorare per garantire piena inclusione e pieni diritti per tutti e tutte”.

Primi firmatari
1. Pietro Saitta
2. Maria Foti
3. Salvatore Bottari
4. Salvatore Distefano
5. Daniela Caccamo
6. Valentina Cardella
7. Fabio Rossi
8. Maria Rosa Felice
9. Domenica Farinella
10. Francesco Longo
11. Dino Costa
12. Fabio Mostaccio
13. Pier Luca Marzo
14. Berardino Palumbo
15. Edoardo Augusto Fugali
16. Francesco Paolo Campione
17. Mario Graziano
18. Paola Di Mauro
19. Antonino Bucca
20. Rosalia Cavalieri
21. Maria Clara Nucci
22. Bruno Ricca
23. Alessio Plebe
24. Paolo Giuspoli
25. Francesco Parisi
26. Vincenzo Cicero
27. Domenica Bruni
28. Aldo Attilio Epasto
29. David Carfì
30. Patrizia Accordino
31. Francesco Martines
32. Francesca Panuccio
33. Michele Messina
34. Giacomo Fiumara
35. Alessandro Tripodo
36. Giovanni Francesco Pellicanò
37. Daniela Caccamo
38. Paola Cardiano
39. Giovanni Merlino
40. Anna Barattucci
41. Adriana Tisano
42. Gabriele Lando
43. Angela Villani
44. Antonino Pennisi
45. Nicola Aricò
46. Amelia Gangemi
47. Donatello Smeriglio
48. Alessandro Versace
49. Milena Meo
50. Liliana Silva
51. Francesco Zanotelli
52. Anna Assenza
53. Andrea Biagiotti
54. Valentina Cuccio
55. Tiziana Tarsia
56. Nicola Cicero
57. Lorenzo Campagna

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