Si corre ai ripari sull’A18, il Codacons chiede stop dei pedaggi

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Si corre ai ripari sull’A18, il Codacons chiede stop dei pedaggi

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mercoledì 24 Marzo 2021 - 14:59

Dopo la mattinata infernale di ieri, con un camion rimasto in panne per oltre 3 ore all’interno della galleria “Taormina”, si corre ai ripari sulla disastrata Messina-Catania, al centro di feroci polemiche per la presenza di “crateri” sulla sede stradale.

S’interviene d’urgenza in prossimità dello svincolo di Taormina, dove fino a ieri sera si viaggiava a doppio senso di circolazione nella carreggiata lato mare. Da questa mattina, i mezzi in direzione Catania sono stati riportati nella regolare corsia di marcia, mentre la carreggiata verso Messina è a una corsia (l’altra è in fase di asfalto).

Codacons Sicilia: “Stop ai pedaggi e subito messa in sicurezza”. Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons Sicilia: “Ieri sull’A18 Messina-Catania un Tir è rimasto in panne in un tratto a doppio senso su un’unica carreggiata, su quella che si ostinano a definire ancora autostrada. Il maltempo di questi giorni sta mettendo a nudo le carenze di un asse viario che nonostante i massicci interventi di messa in sicurezza non riesce a garantire l’incolumità degli utenti della strada. Non si comprende come in alcuni punti, per esempio nella zona di Santa Teresa, il nuovo asfalto si possa essere letteralmente sbriciolato, creando enormi voragini”.

L’associazione chiede lo stop ai pedaggi sulle autostrade siciliane e una task force per il loro monitoraggio e messa in sicurezza. “E’ doveroso chiedersi come siano stati appaltati i lavori e come siano stati realizzati – commenta l’avv. Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale Codacons Sicilia -. E’ possibile che un nuovo manto stradale possa sbriciolarsi alle prime piogge? Ci attendiamo che la magistratura fornisca le dovute risposte ai cittadini. Decine le auto danneggiate, in particolare nel tratto Roccalumera-Giardini, dove dall’ottobre 2015 si viaggia a senso unico alternato per l’ormai famosa frana di Letojanni”.

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