Avviato a Gazzi il Maxiprocesso “Nebrodi”: presente anche Antoci

red..me

Avviato a Gazzi il Maxiprocesso “Nebrodi”: presente anche Antoci

red..me |
mercoledì 03 Marzo 2021 - 11:00

Entra nel vivo il processo scaturito dall’operazione antimafia ‘Nebrodi’, che portò alla luce un sistema di truffe all’Ue e all’Agea: gli imputati sono 111. Ieri, infatti, è stata avviata la prima udienza nell’aula bunker del carcere di Gazzi.

In aula era presente anche Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e padre di un Protocollo antimafia nato per sbarrare la strada agli interessi di Cosa nostra. “Oggi è una tappa importante, una vittoria dello Stato – ha affermato Antoci ai microfoni di ‘Radio Immagina’ -. Ho scelto di essere presente in aula per guardare negli occhi gli imputati. È un passaggio importantissimo per la lotta alle mafie dopo il maxiprocesso storico di Palermo”.

“Alla sbarra non ci sono solamente presunti affiliati e mafiosi – ha aggiunto Antoci – ma un sistema criminale che ha vessato e mortificato i territori, tenendoli in ostaggio. Un sistema che consentiva alle mafie di accaparrare fondi europei per l’agricoltura, fondi pubblici che invece sarebbero dovuti arrivare agli agricoltori e alle presone per bene. Una vicenda imbarazzante, di sofferenza. Troppo spesso, mentre si commemoravano le vittime delle stragi, arrivavano contemporaneamente bonifici bancari nelle tasche di questi signori che magari avevano armato le mani di chi aveva commesso quelle stragi”.

“Il sentimento di oggi – ha continuato l’ex presidente del Parco dei Nebrodi – è in parte anche di affermazione e soddisfazione per un tema che abbiamo portato avanti prima con il protocollo della legalità e poi con il nuovo codice antimafia. La parte più grave in questi anni è stato il silenzio dietro il quale ci sono state tante paure e troppe connivenze di colletti bianchi. Invece quei milioni di euro avrebbero potuto significare un rilancio importante di un settore così vitale come quello dell’agricoltura”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta