Nomine De Luca, grane per Basile e Puccio

Redazione

Nomine De Luca, grane per Basile e Puccio

martedì 02 Marzo 2021 - 14:45

Uno al Comune, l’altro alla Città Metropolitana di Messina: le nomine di Federico Basile (direttore generale di Palazzo Zanca) e Salvo Puccio (dirigente a Palazzo dei Leoni), stanno impegnando i rispettivi segretari generali perché a quanto pare vi sarebbero delle anomalie, legate alla “incoferibilità e incompatibilità” di entrambi.

Basile e Puccio, benché abbiano dichiarato che non vi fossero cause ostative legate all’incarico ricoperto, pare che per entrambi invece vi siano dei problemi che starebbero agitando le notti del sindaco Cateno De Luca. Al punto che lo stesso pare abbia chiesto un parere al segretario generale del Comune, la dott.ssa Rossana Carrubba, la quale per rispondere al sindaco si sarebbe precipitata a proporre un quesito all’Anac.

Lo stesso discorso vale per Salvo Puccio, la cui posizione sarebbe al vaglio del segretario generale Maria Angela Caponnetti. Ma quali sarebbero i problemi, fra l’altro evidenziati per Basile dal consigliere comunale, Alessandro Russo?

Federico Basile avendo avuto incarichi a Palazzo Zanca, dove è stato nominato anche esperto dal sindaco Cateno De Luca, secondo la legge non avrebbe potuto ricoprire la carica di direttore generale essendoci quindi delle cause di “inconferibilità ed incompatibilità”. Nonostante ciò, il sindaco è andato avanti per la sua strada, ma a quanto pare – stando alle voci di corridoi, pare abbia deciso di rivolgere un quesito al segretario generale. Cosa che avrebbe dovuto fare, probabilmente, prima di rendere ufficiale la nomina del nuovo direttore generale, che per rinfrescare la memoria di qualcuno, lo stesso sindaco aveva annunciato “urbi et orbi” di voler rinunciare al dg per ragioni di economicità.

Lo stesso problema vi sarebbe per Salvo Puccio che ha recentemente abbandonato il ruolo di presidente del Cda dell’Amam per andare a ricoprire il ruolo di dirigente alla Città Metrpolitana di Messina. Lo stesso Puccio, benché nella sua dichiarazione ammette di avere avuto qualche incarico all’ex Provincia, ma questo non gli impedirebbe – a suo dire – di ricoprire il ruolo di dirigente.

Lo decideranno all’Anac, dove è approdata la spinosa questione.

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