La Paglia quando si diceva "orgoglioso di essere inadeguato"

Redazione

La Paglia quando si diceva "orgoglioso di essere inadeguato"

venerdì 26 Febbraio 2021 - 09:59

La sospensione lasciava intuire che la “gestione” dell’Asp di Messina lasciasse molto a desiderare, ma quanto emerso oggi grazie all’esclusiva pubblicata da “Gazzetta del Sud”, che riporta alcuni passaggi della relazione della Commissione d’inchiesta, lascia davvero perplessi.
Paolo La Paglia, sempre sul quotidiano cittadino, qualche mese addietro dopo che la Uil di Messina (il sindaco De Luca ha iniziato solo dopo la sua battaglia “politica), aveva preso di mira il manager denunciando la sua inadeguatezza, lui rispondeva all’intervistatore che andava orgoglioso della sua inadeguatezza. Adesso emergono da questa tristissima vicenda, tenuto conto del conto salato in termini di vite umane pagato dalla città, particolari raccapriccianti.
Il manager dell’Asp non solo era inadeguato al ruolo per via delle sue “capacità” non troppo manageriali di gestione – da quello che emerge dalle carte –, ma era anche un inguaribile ottimista perdipiù irresponsabile. La Paglia aveva trovato “asilo politico” in una Tv locale, gentilmente concesso dalla direzione, e durante le sue dirette Skype manifestava una certa boria che adesso si scontra con le carte che lo inchiodano. L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, non ha mai ceduto alle pressioni strumentali del sindaco Cateno De Luca, che aveva trovato il bersaglio da colpire durante la drammatica seconda ondata. Razza ha seguito la prassi e una volta acquisiti tutti i pareri ha provveduto alla sospensione dello stesso La Paglia. Sospensione che sarà, ormai è scontato, seguita dalla destituzione: fatto mai accaduto prima d’ora nella Sanità messinese e forse in quella siciliana.
E la Paglia si diceva “orgoglioso di essere inadeguato”, rispetto alle accuse lanciate da Ivan Tripodi e Pippo Calapai della Uil….