Ristori e buoni spesa, il grande "bluff" del sindaco De Luca

Redazione

Ristori e buoni spesa, il grande "bluff" del sindaco De Luca

giovedì 25 Febbraio 2021 - 08:49

In pochi avranno dimenticato quelle drammatiche dirette Fb in piena emergenza Coronavirus, quando il sindaco puntava l’indice contro il Consiglio comunale il cui ritardo nell’approvazione del bilancio avrebbe comportato un ritardo nell’elargizione dei ristori a famiglie e imprese. Bene, sono trascorsi più di venti giorni dall’approvazione del documento contabile, slittato di un solo giorno rispetto alla tabella di marcia imposta dal primo cittadino, e nessuno ha visto il becco di un quattrino.

Cateno De Luca da qualche settimana sembra essersi eclissato, c’è chi sostiene che la vicenda della Polizia giudiziaria parallela lo abbia scosso, fatto sta che adesso sono gli stessi consiglieri comunali a chiedere conto e ragione al sindaco. Il M5S con una nota urgente evidenzia come le affermazioni del sindaco fossero strumentali e come dargli torto. I cittadini bisognosi e soprattutto le aziende aspettano i sussidi economici promessi a mai arrivati.

Di sicuro c’è solo che a Palazzo Zanca, soprattutto per i ristori alle imprese, si è fatta una grandissima confusione, al punto che l’amministrazione comunale si è vista costretta a prorogare i termini per la presentazione della corposa documentazione richiesta. Sull’argomento c’è stata una levata di scudi dei commercialisti, i cui studi sono letteralmente impazziti per la gran mole di documentazione richiesta e, soprattutto, per il “crasch” del sistema informatico di ricezione delle pratiche. Per non parlare delle liste delle imprese prima escluse, poi riammesse e quindi escluse.

Anche dalla family-card nessuna buona nuova, nel senso che nessuno cittadino ha avuto la tessera per andare a fare gli acquisti nei supermercati della grande distribuzione convenzionati con Palazzo Zanca. A tal proposito, da segnale che il Comune ha elargito parecchi milioni di euro alle grosse aziende, dal momento che le piccole sono state impossibilitate a rispondere al bando, tenuto conto che Palazzo Zanca rimborsa gli acquisti dopo 60 giorni. Per una piccola aziende o un operatore dei mercati cittadini è stato impossibile attivare la convenzione.

Adesso c’è questa nota delM5S che infila il dito in una piaga dolorosa e sanguinante, anche perché il sindaco ha generato aspettative che sono state puntualmente disattese.