Le assunzioni dei 46 agenti di polizia municipale erano finalizzato ad implementare soprattutto il “gruppo” dei motociclisti. Almeno questo era il desiderio dell’assessore Dafne Musolino, con delega alla Polizia municipale, tant’è che Palazzo Zanca aveva provveduto a siglare il contratto di noleggio per 15 Moto Guzzi (valore del contratto quinquennale di 300mila euro), in arrivo a Messina.

Moto che sono destinate per la maggior parte a rimanere stipate all’autoparco municipale, dal momento che nessuno dei nuovi agenti municipali ha conseguito la patente di servizio, necessaria per poter condurre le motociclette e quindi svolgere regolare servizio in giro per la città. Il “gruppo” attualmente è composto da una decina di agenti municipali e quindi molte motociclette rimarranno ferme in attesa che i vigili urbani ottengano la patente.

Il concorso per l’assunzione dei nuovi agenti prevedeva proprio il possesso della patente A, tant’è che in molti non vi hanno potuto partecipare. L’intento dell’amministrazione era proprio quello di impolpare i motociclisti, ma per il momento non se ne farò niente. E considerato che a luglio scade il contratto di assunzione (salvo proroghe), è lecito attendersi che in tempi brevi nessuno potrà conseguire l’esame.

Intanto, dopo l’inchiesta della Procura sul caso della Sezione parallela di Polizia giudiziaria, emerge che qualche agente dei neo assunti è stato distaccato proprio in quell’ufficio benché non abbia la qualifica di Ps.