L’idiozia: “Uno vale uno”. Di Pericle

Redazione

L’idiozia: “Uno vale uno”. Di Pericle

giovedì 11 Febbraio 2021 - 07:48
Un padre “Elevato” e figli che hanno bisogno di essere rassicurati non dalla “Ragione”, ma dalle elucubrazioni verbali di un guitto. La competenza una bestemmia e il curriculum professionale una malattia. Sono questi i fenomeni che hanno caratterizzato l’Italia negli ultimi anni, creando una situazione di instabilità profonda, difficile da interpretare e quindi da risolvere. La dinamica politica non è stata contrapposizione di idee e valori e quindi concertazione e equilibrio, bensì popolo contro élite, i “buoni” contro i “cattivi”. Un populismo di incompetenti ha tentato di uccidere la vera democrazia rappresentativa con il miraggio di una popolocrazia in cui il dittico “uno vale uno” ha rappresentato la pietra d’angolo e la parola evangelica.
I figli del comico non si sono posti domande fondamentali (d’altronde non potevano…): 1) la democrazia diretta è un sistema realmente democratico? 2) la politica deve parlare al popolo o come il popolo? 3) Se davvero la cosiddetta “gente comune” potesse esercitare pienamente il potere, tutto andrebbe per il meglio? La risposta a queste domande non lascia margini di incertezza per rispetto al popolo del quale bisogna avere il massimo rispetto. Il populismo compare sempre in momenti difficili e di crisi, esso non rappresenta, però, il Rinascimento bensì il Medioevo. Il mediocre e sovente disgustoso spettacolo, che i sudditi dell’Elevato stanno offrendo in questi giorni, è la cartina al tornasole che “uno vale uno”, più che una idiozia è una pandemia: bisogna essere consapevoli, tuttavia, che non esiste vaccino per una simile malattia. Se a ciò aggiungiamo il disprezzo verso lo stato di diritto, che questi attori da avanspettacolo hanno perseguito con le leggi liberticide promulgate, strenuamente difese dal giustizialista cartaceo di professione e dal magistrato per quale anche “gli assolti sono colpevoli”, si comprende che in gioco ci sono i valori fondanti della democrazia. A Renzi va riconosciuto il grandissimo merito di avere fatto mantenere almeno una promessa: uno vale uno -governo gialloverde, governo giallorosso, governo Draghi- È il caso di dire “Francia o Spagna purchè si magna”.
Pericle