Cardile caccia l'assessora Tringali, Previti e Musolino lo accusano di parzialità

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Cardile caccia l'assessora Tringali, Previti e Musolino lo accusano di parzialità

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giovedì 04 Febbraio 2021 - 08:47

È scontro tra il vicesindaco Carlotta Previti e l’assessore Dafne Musolino da un lato e il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile dall’altro lato. In breve, i componenti della giunta De Luca hanno accusato Cardile di aver usato due pesi e due misure durante i lavori d’Aula che si sono tenuti ieri.

Cosa è successo. Ieri il Consiglio comunale stava discutendo della mozione presentata dal consigliere comunale Nello Pergolizzi, da poco fuoriuscito dal gruppo LiberaMe, nella quale si chiedeva al sindaco Cateno De Luca di ritirare le sue dimissioni. Durante l’intervento del consigliere comunale Piero La Tona, nel quale era stata ripresa la frase “asini volanti”, negli ultimi giorni pronunciata più volte da De Luca contro i consiglieri comunali, l’assessora all’Istruzione Laura Tringali ha affermato “magari aveste le ali”. Una replica che ha fatto scoppiare il caos all’interno del Civico consesso: il presidente Claudio Cardile, al fine di preservare l’onore dell’Aula, ha chiesto ai vigili urbani di allontanare l’assessora.

Scintille in Aula: Cardile caccia l'assessora Tringali

L’accusa del vicesindaco e dell’assessora. Al riguardo, il vicesindaco Previti e l’assessora Musolino hanno stigmatizzato il comportamento di Cardile, perché sarebbe stato più “morbido” nei confronti dei consiglieri comunali. Infatti, gli esponenti della Giunta accusano Cardile di non aver fatto nulla, o quasi, quando i consiglieri comunali hanno attaccato il sindaco da loro rappresentato.

“Cardile, perde la bussola e profitta della funzione. – dichiarano Previti e Musolino – Sapevamo già della parzialità del presidente del Consiglio nella conduzione dei lavori d’Aula, ma ieri ha superato sé stesso e ne abbiamo avuto plateale conferma nel corso della seduta, convocata per la discussione della mozione presentata dal consigliere Nello Pergolizzi. Dopo la presentazione della mozione, il presidente Claudio Cardile ha consentito a tutti i consiglieri che ne hanno fatto richiesta di svolgere il loro intervento, senza mai interromperli, anche quando alcuni di loro hanno pronunciato espressioni offensive e scurrili nei confronti del sindaco. ‘Pagliaccio’ (consigliere La Fauci); Schettino rievocando la famosa frase ‘salga a bordo, c…’ (e qui assunta la presidenza temporaneamente dal vicepresidente Interdonato l’unica censura è stata quella sui toni utilizzati dal consigliere Alessandro Russo); ‘attore capace di passare dalla lacrima all’offesa nel giro di pochi secondi’ (consigliere Gioveni); ‘soggetto che ha utilizzato l’emergenza sanitaria da Coronavirus come una perenne campagna elettorale’ (consigliere Scavello).

“In una seduta consiliare caratterizzata dai suddetti toni ed espressioni offensive, nella quale il presidente non ha mai esercitato il suo ruolo imparziale (ieri ha pure espresso il suo voto disattendendo la prassi consolidata che vede il presidente astenersi) a garanzia dei lavori d’Aula. Inoltre lo stesso, mascherando la sua apparente bonomia, ha agito in maniera grave nei confronti di un esponente della Giunta, quando, in violazione del Regolamento comunale e senza i necessari e preventivi due richiami (art. 19, comma 5, del Regolamento), nell’approfittare della sua funzione, si è fatto lecito, addirittura, chiedere ai vigili urbani di allontanare il rappresentante della Giunta dall’Aula. Contemporaneamente però, il presidente adottando un comportamento totalmente contrario rispetto a quello sopracitato, ha consentito, senza intervenire, ad alcuni consiglieri (Alessandro Russo, Andrea Argento, Cristina Cannistrà e Salvatore Sorbello e Giuseppe Fusco), di inveire ed aggredire verbalmente, avvicinandosi al tavolo della presidenza (come chiunque può constatare dalla visione del video già in rete), mentre l’esponente della Giunta tentava di spiegare il senso della sua battuta.

“Lo stesso presidente che l’altro ieri si è rivolto alla Digos, denunciando presunte pressioni più o meno indebite, oggi invece mostra il ‘pugno di ferro’ svolgendo il ruolo con parzialità ed approssimazione. Violando apertamente la norma del Regolamento comunale ha volutamente mortificare un componente della giunta comunale, facendola accompagnare fuori dall’Aula dai vigili urbani. Solidarietà alla professoressa Tringali e disapprovazione all’ingegner Cardile che ha dimostrato di aver perso la bussola”.