Dimissioni del sindaco De Luca, gli scenari

Redazione

Dimissioni del sindaco De Luca, gli scenari

sabato 30 Gennaio 2021 - 10:19

S tratta del solito “Al lupo al lupo” o il sindaco intende fare sul serio? Fino al 4 febbraio il nodo delle dimissioni di De Luca non sarà sciolto, cioè fino a quando le dimissioni diventano efficaci. Già in passato il primo cittadino ha usato lo strumento della minaccia delle dimissioni per esercitare un’autentica pressione politica nei confronti del Consiglio comunale, costretto ob torto collo, ad avallare le decisioni dell’inquilino di Palazzo Zanca. Questa volta, comunque, a sentire la diretta di ieri sera, sembra voglia fare sul serio. Ma quali sono gli scenari possibili?

Dimissioni e arrivo di un Commissario

Se Cateno De Luca non revocherà le sue dimissioni, all’indomani l’assessorato regionale alle Autonomie locali spedirà in riva allo Stretto un Commissario, il cui compito sarà quello di traghettare Palazzo Zanca alle nuove elezioni. La prima finestra utile sarà quella di giugno prossimo, quando si andrà a votare in altri Comuni siciliani. Il Commissario si occuperà della gestione ordinaria dell’amministrazione comunale.

Il Consiglio non decade

Con le dimissioni del primo cittadino i consiglieri non decadono ma rimangono in carica fino alle nuove elezioni. L’aula avrà quindi il tempo di approvare il Bilancio comunale e dare seguito agli impegni già assunti dall’amministrazione comunale, come family card e ristori per aziende. Nessun pericolo quindi all’orizzonte per i cittadini che aspettano questi aiuti.

De Luca ritira le dimissioni

Se il sindaco Cateno De Luca dovesse revocare le sue dimissioni, contrariamente a quanto affermato nella diretta Fb di ieri sera, allora l’amministrazione comunale andrà avanti masi troverà di fronte un ostacolo insormontabile rappresentato dal Consiglio comunale. De Luca, oggi, può contare sull’appoggio di 5/6 trasformisti, o responsabili se volete, fuoriusciti dai rispettivi partiti con i quali sono eletti e che condividono del sindaco anche gli insulti rivolti ai propri colleghi d’aula. Nessuno di loro, parliamo di Cipolla, Giannetto, Serra, D’Angelo, Pergolizzi e De Leo, ha espresso solidarietà nei confronti dei collegi apostrofati dal sindaco “Asini volanti”. Una pattuglia di trasformisti che comunque non consentirà al sindaco di proseguire il suo cammino.