Proroga zona "ultrarossa", parrucchiere minaccia sciopero della fame

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Proroga zona "ultrarossa", parrucchiere minaccia sciopero della fame

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giovedì 28 Gennaio 2021 - 18:15

Il clima è sempre più teso a Messina. Il sindaco Cateno De Luca, nel contesto di una Sicilia che si appresta a diventare zona arancione, avrebbe intenzione di estendere la zona ultrarossa a Messina sino a mercoledì prossimo, e tanto è bastato per mandare in escandescenza la popolazione, imprenditori inclusi. Dopo la lettera di Lino Santoro Amante, contitolare del Ritrovo Santoro di piazza Cairoli, contro la proroga della chiusura degli esercizi commerciali,  adesso anche Lillo Valvieri, parrucchiere della via Garibaldi, dichiara apertamente il suo disaccordo contro le chiusure dettate dall’ordinanza sindacale.

Lettera aperta di un imprenditore al sindaco. “Siamo alla fame, altre restrizioni e chiudiamo per sempre”

Secondo Valvieri, il prolungamento della chiusura risulta eccessivo se inserito all’interno del calcolo rischi-benefici al quale il Covid ormai da un anno ci costringe. “Il Covid rappresenta chiaramente un pericolo, ma il rischio di un fallimento aziendale e i rischi economici certi che questa ‘politica’ della chiusura sta scatenando, fanno più paura del rischio del contagio”, si legge nella lettera del parrucchiere. Valvieri denuncia il senso di abbandono nel quale i commercianti si sentono relegati, proponendo che le chiusure siano stabilite secondo un programma predefinito e chiaro: “Non possiamo rimanere chiusi senza un programma per le aziende e questo deve nascere da una collaborazione sinergica tra noi commercianti, diretti interessati, e il governo locale”, prosegue.

Valvieri inoltre dichiara la volontà di protesta: “Da sabato mi chiuderò dentro il mio negozio e non mangerò finché non mi faranno aprire”. Il suo disappunto è rivolto anche all’attività dimissionaria del sindaco che, a detta sua, non fa altro che arrecare maggiore instabilità ad una situazione governativa già complicata: “Il suo ‘tira e molla’ in questo momento non ci serve ma quello che ci serve sono decisioni chiare e capaci di gestire le esigenze cittadine”.