Lettera aperta di un imprenditore al sindaco. "Siamo alla fame, altre restrizioni e chiudiamo per sempre"

Redazione

Lettera aperta di un imprenditore al sindaco. "Siamo alla fame, altre restrizioni e chiudiamo per sempre"

giovedì 28 Gennaio 2021 - 15:32

Lino Santoro Amante, contitolare del Ritrovo Santoro di piazza Cairoli, ha scritto una lettera aperta al sindaco. Il primo cittadino si appresta a prorogare la zona ultrarossa per la città di Messina, che prevefe chiusre degli esercizi commerciali fino a mercoledì prossimo. Ecco il testo della lettera.

Gent.mo sindaco,

le scrivo da cittadino che gestisce un’attività commerciale con 112 anni di storia, e come tale a nome di tantissimi imprenditori messinesi che sono letteralmente disperati. Se lei ha intenzione di prorogare ulteriormente la chiusura delle attività commerciali mentre il governo nazionale si appresta a dichiarare la Sicilia zona arancione, pur avendo numeri da zona gialla, sappia che sarà la fine per il commercio cittadino. Siamo allo stremo delle forze, non solo economiche, perché questo “fermo” da Lei imposto, senza la previsione di ristori, non ci mette nelle condizioni di poter andare più avanti. Siamo a rischio chiusura e, ogni giorno che passa, la situazione va sempre più peggiorando. Siamo addolorati per la crisi sanitaria che ci impone responsabilità, ma al tempo stesso siamo inermi rispetto alle restrizioni che non ci permettono di pagare nemmeno gli stipendi ai nostri dipendenti. Non entro nel merito della situazione epidemiologica cittadina perché non ho i titoli per farlo, ma allo stesso tempo mi chiedo sulla base di quali dati certificati Lei possa parlare di ulteriori restrizioni. Non mi risulta che al suo fianco operi una commissione tecnico scientifica che La consiglia sul da fare. Abbiamo chiuso i nostri esercizi nel rispetto della Sua ordinanza, ma sappia che non siamo più in grado di sopportare altre restrizioni. Mi rivolgo al Suo buonsenso, affinché possa rivedere le Sue posizioni in ordine alle chiusure. Comprendo che il suo operato è finalizzato alla salvaguardia della salute pubblica, ma tenga conto che noi commercianti stiamo letteralmente “morendo di fame”. Le scrivo da cittadino-imprenditore, non da rappresentante di un’associazione datoriale, perché il mio stato d’animo è quello di moltissimi esercenti ormai allo stremo delle forze. Infine, sono seriamente preoccupato per le tensioni sociali che stanno emergendo in conseguenza delle restrizioni già imposte, figurarsi se saranno prorogate.

Tanto le era dovuto.

Messina lì 28/01/2021

Lino Santoro Amante