Mancata stabilizzazione dirigenti professioni sanitarie, dopo la diffida della Uil-Fpl arriva la denunzia

Redazione

Mancata stabilizzazione dirigenti professioni sanitarie, dopo la diffida della Uil-Fpl arriva la denunzia

lunedì 07 Dicembre 2020 - 14:59

Dopo la diffida adesso la Uil-Fpl avvia le procedure di legge legata alla presunta omissione commessa dal manager dell’Asp, Paolo La Paglia. Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl, spiega i contenuti della procedura in una nota inviata al manager dell’Asp e per conoscenza all’assessore regionale alla Salute.

Ecco il testo della missiva indirizzata al direttore generale dell’Asp, Paolo La Paglia.

“Siamo costretti, nostro malgrado, a dover rilevare che nonostante la diffida precedentemente formulata da questa organizzazione sindacale nell’interesse dei lavoratori, codesta ASP non ha provveduto ad uniformare i propri comportamenti in relazione ai procedimenti di stabilizzazione del personale. Tra tutti i Dirigenti precedentemente utilizzati con contratto a termine, infatti, soltanto i Dirigenti a contratto delle Professioni Sanitarie Infermieristiche ed Ostetriche, Sebastiano Albana e Domenica Centorrino non sono stati stabilizzati mediante l’attivazione delle procedure di cui all’art. 20 comma 1, del D.Lgs n° 75/2017 e detta esclusione si palesa come del tutto ingiustificata ed arbitraria soprattutto allorchè si consideri che tutti gli altri bandi per la stabilizzazione sono stati approvati e pubblicati contestualmente al maturare dei requisiti (36 mesi di servizio a TD), vedi alcune Deliberazioni n° 858/DG del 26/03/20, n° 1161/DG del 27/04/20, n° 1264/DG del 06/05/20, n° 1664/DG del 18/06/20, n° 2122/DG del 04/08/20, ecc., con l’esclusione puntuale di sole due unità di personale, che hanno maturato detti requisiti alla stabilizzazione a Marzo 2020, e per le quali, invece, a dire dell’ASP Messina, risultava necessario effettuare un approfondimento interpretativo sulla normativa della stabilizzazione. Nel contempo, contrariamente alle direttive Regionali, gli stessi non sono stati stabilizzati e non sono stati prorogati loro gli incarichi a TD a decorrere dall’1/07/2020, inoltre in violazione alla normativa sulla stabilizzazione è stato assunto altro personale per lo stesso incarico, per il quale è stato indetto apposito concorso, determinando ulteriore personale precario. Pur senza voler rinverdire, nell’occasione, l’antico adagio secondo cui “Pegli gli amici la legge si applica… e per gli altri si interpreta” non è affatto agevole comprendere, in questo specifico caso perché, di fronte a fattispecie e situazioni del tutto analoghe i vertici aziendali dell’ASP Messina abbiano tenuto comportamenti differenziati. L’inaccettabilità di detta condizione e la palese disparità di trattamento che quivi si registra è talmente macroscopica da non poter passare sotto silenzio e non può essere obliata se non rinunciando allo stesso ruolo per cui è nato il Sindacato all’interno dei luoghi di lavoro, ovvero, per contrastare lo strapotere datoriale di fronte alla debolezza dei lavoratori sul piano della sinallagmaticità contrattuale. Per tale motivo, quindi, essendo rimasta completamente inerte ed insensibile alle precedenti diffide, coerentemente a quanto in precedenza dichiarato, la Uil-Fpl marcerà innanzi al fianco dei lavoratori ingiustamente penalizzati, provvedendo al deposito, nei prossimi giorni, di specifico dossier – alla competente sezione della Magistratura ed all’Autorità Nazionale Anticorruzione per denunciare le rilevate disparità di trattamento e per invocare l’avvìo di ogni eventuale indagine si ritenga necessaria e chiedere che sia fatta giustizia in relazione alle possibili fattispecie di illecito penale nei confronti dei Dirigenti e Funzionari dell’ASP Messina tutt’ora inadempienti alle giuste e legittime richieste del sindacato”.

Conclude la nota sindacale della Uil-Fpl di Messina.