Covid: il "calvario" di una messinese, contagiata in ospedale a Milano e morta in Germania

Redazione

Covid: il "calvario" di una messinese, contagiata in ospedale a Milano e morta in Germania

giovedì 03 Dicembre 2020 - 20:39

Katia Maria Cucinotta aveva 35 anni e tantissima voglia di vivere per “servire” gli altri. Non è retorica, lo dimostrano i fatti. Il suo cuore ha cessato di pulsare dopo un breve calvario fra gli ospedali di Milano e Friburgo, in Germania. Un’altra vittima del Covid che colpisce la comunità messinese.

Katia Maria, nata e cresciuta a Messina, a Castanea per l’esattezza, dove vive la famiglia, aveva completato gli studi universitari a Bologna e fuori città si era specializzata diventando un’apprezzata neuropsichiatra dell’età infantile, nonostante la sua giovane età.

Era rientrata in Sicilia per assistere la madre ammalata, ma due anni addietro la feroce diagnosi di un cancro ai polmoni che ha stravolto la vita di Katia Maria. Sul cammino della sua vita un altro ostacolo che ha cercato di superare con la forza della volontà, lottando come una guerriera. E stava riuscendo a vincere la battaglia per la vita, se non avesse incontrato sulla sua strada il virus, contratto in ospedale. In un ambiente che avrebbe dovuto preservarla.

Il padre, stimato e conosciuto medico al Policlinico, oggi in pensione, si era prodigato per le cure e la figlia stava vincendo la sua battaglia contro il cancro. Al San Raffaele di Milano era stata ricoverata a fine ottobre per un controllo, ma nella corsia dell’ospedale ha contratto il maledetto Covid che ha messo a dura prova i suoi polmoni debilitati dalla malattia.

Dopo una ventina di giorni di ricovero, il trasferimento in Germania in un reparto di Terapia intensiva perché non vi erano posti disponibili in Lombardia, lunedì scorso il cuore di Katia Maria ha cessato di battere. Senza che i familiari abbiano potuto nemmeno vederla per il rigido protocollo scattato dopo l’emergenza sanitaria anche in Germania.

Il papà e la sorella della sfortunata messinese si trovano a Friburgo per il riportare la salma a casa e celebrare il funerale a Castanea.

Katia Maria adorava il suo lavoro e soprattutto i bambini, al punto che aveva scelto di occuparsi delle patologie dei più piccoli, era anche volontaria della Croce Rossa e di altre associazioni che si occupano del benessere dei piccoli disagiati.

Lascia un vuoto incolmabile, come ci hanno riferito il padre, la sorella, giunta dall’Australia, e la zia.

Davide Gambale