Sanità "malata", atteso a Messina l'arrivo degli ispettori ministeriali

Redazione

Sanità "malata", atteso a Messina l'arrivo degli ispettori ministeriali

martedì 24 Novembre 2020 - 10:14

E’ atteso in queste ore l’arrivo a Messina degli ispettori inviati in Sicilia dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Ieri, i “segugi” del ministero sono giunti a Catania per “scovare” eventuali mancanze del sistema sanitario regionale, messo a dura prova dall’emergenza sanitaria.

Sanità nella bufera

Il caso della Sanità in Sicilia è scoppiato dopo una serie di inchieste giornalistiche che hanno svelato la presenza di reparti fantasma, frutto di una mala gestione da parte dei manager di Asp e ospedali. A quanto pare vi sarebbero numeri gonfiati riguardanti i posti letto di terapie intensiva. Sulla graticola è finito l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, finito nel mirino delle opposizioni pronte a scagliare accuse e critiche per la gestione del suo assessorato.

Il “bluff” di SiciliaSicura?

A tutto questo si è aggiunto il servizio raccapricciante andato in onda ieri sera su Rai3, durante la trasmissione Report. I giornalisti che programma d’inchiesta avrebbero svelato il grande “bluff” dell’App SiciliaSicura, voluta dall’assessore Razza e che in un primo momento avrebbe dovuto essere gestita dall’Irccs-Neurolesi di Messina. Poi, un’inchiesta del nostro giornale fece saltare il tappo di un accordo stretto fra il direttore scientifico dell’Irccs, Dino Bramanti, e lo stesso assessore Razza.

Posti letto fantasma

Ma il problema che dovranno valutare gli ispettori oggi riguarda i posti letto di Terapia intensiva degli ospedali messinesi. A Barcellona Pozzo di Gotto, sulla carta, vi sarebbero dieci posti letto ma a quanto pare nessuno sarebbe stato attivato sebbene l’Asp paghi regolarmente l’affitto dei letti. Ma il caso dei posti letto fantasma riguarderebbe anche altri ospedali messinesi.

Le critiche sindacali contro La Paglia

Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl di Messina, sostiene che il problema dei posti letto presenti solo sulla carta riguarderebbe anche gli ospedali di Taormina e Patti, oltre al caso di Barcellona Pozzo di Gotto. Calapai da tempo critica l’operato del manager dell’Asp, Paolo La Paglia, ritenuto il vero responsabile del caos nel quale versa la sanità messinese. Insomma, gli ispettori ministeriali avranno di che lavorare a Messina.