Si è concluso questa mattina il calvario giudiziario per amministratori, dirigenti comunali e tecnici finiti sotto processo per il presunto scandalo dei bilanci falsi del Comune di Messina. Fatti risalenti all’epoca in cui l’amministrazione era guidata dal sindaco Giuseppe Buzzanca.

Questa mattina la Corte d’Appello di Messina riformando la sentenza di primo grado ha prosciolto una sfilza di imputati.

Ad appellare la sentenza di primo grado sono stati  il sindaco Giuseppe Buzzanca, gli ex assessori Pippo Isgrò, Giuseppe Corvaja, Giuseppe Puglisi, Giorgio Muscolino, Franco Mondello, Melino Capone, Gianfranco Scoglio, Dario Caroniti, Elvira Amata, Carmelo Santalco, Orazio Miloro, gli ex componenti del collegio dei revisori dei conti Domenico Maesano, Giancarlo Panzera e Dario Zaccone, oltre ai dirigenti del Comune di Messina.

A soffiare sul fuoco delle polemiche per i presunti bilanci falsi era stata l’amministrazione guidata da Renato Accorinti che si era anche costituita parte civile. La Corte d’Appello ha anche rigettato la richiesta di risarcimento del danno avanzata dal Comune di Messina.

Assolti perchè il fatto non sussiste Roberto Aricò, Domenico Donato, Ferdinando Coglitore, Vinenzo Schiera, Attilio Camaioni, Francesco Aiello, Antonio Amato, Carmelo Giardina e Santi Alligo, all’epoca dei fatti segretario comunale di Messina.

Palazzo Zanca adesso dovrà sborsare i soldi per pagare gli avvocato di parte civile.
”Restituiti dignità e onore. Processo bilancio. La Corte di”Appello di Messina, in riforma della sentenza di condanna di primo grado, mi ha assolto insieme a tutta la mia Giunta ed ai Dirigenti. Con questo processo si conclude la Via Crucis giudiziaria a cui sono stato sottoposto negli ultimi 10 anni. Sempre assolto”.
È stato il commento di Peppuno Buzzanca pubblicato su Fb in tarda mattinata.