Asp, esclusi due dirigenti delle professioni sanitarie dalla stabilizzazione: Calapai (Uil-Fpl) a muso duro contro La Paglia

Redazione

Asp, esclusi due dirigenti delle professioni sanitarie dalla stabilizzazione: Calapai (Uil-Fpl) a muso duro contro La Paglia

giovedì 22 Ottobre 2020 - 21:33

Pippo Calapai, segretario generale della Uil-Fpl, ha spedito una lettera di diffida al manager dell’Asp, Paolo La Paglia, riguardo le procedure di stabilizzazione di due dirigenti delle professioni sanitarie, infermieristiche ed ostetriche. Una missiva inviata anche a Palermo, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

La  Uil-Fpl è venuta a conoscenza che codesta amministrazione ha escluso dalla procedura di stabilizzazione i due dirigenti a contratto delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche. Tale esclusione rappresenta una gravissima disparità di trattamento nei confronti di altri lavoratori che si trovavano nelle medesime condizioni giuridiche e che sono stati giustamente stabilizzati. Ai due dirigenti in possesso dei requisiti previsti dal D.Lgs n° 75/2017,non è stato rinnovato l’incarico in scadenza al 30 giugno 2020, in palese violazione comma 8 del succitato decreto legislativo, che prevede per il personale che ne ha i requisiti, il mantenimento in servizio fino al completamento della procedura di stabilizzazione. Nel contempo il comma 5 dell’art. 20 prevede che ‘fino al termine delle procedure di cui ai commi 1 e 2, è fatto divieto alle amministrazioni interessate di instaurare un rapporto di lavoro flessibile. Tali commi sono stati completamente disattesi da codesta amministrazione. Non osta, invero, alla stabilizzazione anche di dette residue figure professionali, in possesso delle precondizioni stabilite espressamente dall’art. 20 della Legge Madìa, stante il possesso, da parte loro, di tutti i requisiti professionali e di anzianità di utilizzo previsti dalla vigente normativa ai fini dell’assunzione definitiva nel ruolo Dirigenziale, e la persistente esigenza organizzativa dell’Azienda documentata anche attraverso la conclamata lacuna organica. Siamo convinti che, questa vicenda, più di tante altre, rappresenti il perfetto paradigma che “la legge è uguale per tutti” ma … che “ c’è sempre qualcuno più uguale degli altri” e proprio per questo motivo non cesseremo di manifestare il nostro disappunto affinché si provveda a ristabilire situazioni di parità di trattamento tra tutti i lavoratori, senza preferenze o particolarità nei riguardi di alcuno di loro.

E non v’è nessun dubbio, invece, in relazione al fatto che in presenza della richiamata necessità organizzativa che si palesa evidente per effetto degli Avvisi di reclutamento contestualmente emanati da codesta ASP per la copertura dei posti in questione, la procedura di stabilizzazione prevale, logicamente oltre che giuridicamente e per ovvie motivazioni di efficiente allocazione di risorse oltre che di propedeuticità nella scelta delle forme di reclutamento rispetto alla ben più dispendiosa e strutturata forma del concorso ordinario o di altre forme alternative, che in base alla più recente giurisprudenza amministrativa, non trovano più alcuna ragion d’essere in presenza della possibilità di reclutamento semplificato. Tutto ciò senza comunque trascurare, in ogni caso, che in base alle più recenti statuizioni della stessa giurisprudenza amministrativa, anche in ambito Europeo, che poi hanno suscitato l’emanazione da parte del legislatore italiano di una norma che ponesse riparo al dilagare del contenzioso dei lavoratori con contratto a termine, i Dirigenti precedentemente utilizzati a contratto per effetto dell’avvenuto e continuato svolgimento delle predette funzioni per il periodo minimo recepito dalla legge, hanno ormai acquisito un vero e proprio diritto soggettivo all’assunzione. E secondo l’orientamento della Suprema Magistratura amministrativa, detto diritto all’assunzione si qualifica come vero e proprio diritto soggettivo immediatamente tutelabile innanzi al Giudice ordinario in caso di mancata ottemperanza ai propri obblighi da parte dell’ammini- strazione a ciò obbligata fermo restando, in ogni caso, il correlato risarcimento del danno per perdita di chances ed il diritto complessivo alla ricostruzione economica di carriera. Ciò stante, si invita e diffida l’ASP Messina, senza più frapporre indugio alcuno, a provvedere con immediatezza – al pari di quanto già disposto per tutti gli altri lavoratori che versavano nelle loro medesime condizioni fattuali – all’attivazione immediata delle procedure di stabilizzazione ai sensi dell’art. 20, comma 1, del D.Lgs 75/2017 finalizzata alla definitiva assunzione in servizio a tempo indeterminato – nei ruoli dirigenziali – dei Dirigenti a contratto delle Professioni sanitarie Infermieristiche ed Ostetriche che ne risultino aventi diritto. Corre espressamente l’obbligo di avvertirvi che in caso di mancato riscontro o di mancata attivazione delle procedure di stabilizzazione entro il perentorio termine di giorni cinque dal ricevimento della presente, procederemo, senza indugio, a ricorrere ad ogni forma di tutela dei diritti dei predetti lavoratori nelle opportune e competenti sedi giudiziali con aggravio di spesa a vostro carico ed alla contestuale segnalazione dei fatti all’ANAC ed alla Magistratura per l’avvìo di ogni eventuale indagine si ritenga necessaria anche al fine del perseguimento di eventuali fattispecie di illecito penale“.

E’ il contenuto della lettera di diffida all’Asp, inviata da Calapai a La Paglia.