Art. 1 alle opposizioni: "Andate oltre De Luca e costruite un'idea di città condivisa"

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Art. 1 alle opposizioni: "Andate oltre De Luca e costruite un'idea di città condivisa"

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lunedì 19 Ottobre 2020 - 09:53

Sabato mattina si è riunito il Comitato cittadino di Articolo di Messina per valutare l’attuale fase politica generale e locale e definire strategie ed interventi. Il Comitato, nel documento firmato al termine dei lavori, ha lanciato un appello alle opposizioni, e in particolare a Pd e M5S, chiedendo di andare oltre la semplice polemica nei confronti del sindaco Cateno De Luca, attraverso la realizzazione di una strategia condivisa per lo sviluppo economico e sociale della città. “Non basta la polemica spicciola contro il sindaco Cateno De Luca che, dopo l’escalation mediatica del lockdown, pare non avere più argomenti. – si legge nel documento – Serve invece impegnarsi a immaginare una strategia per lo sviluppo economico e sociale della città. Rispetto a questo ambito l’Amministrazione comunale balbetta, mentre è su questo che dovrebbe misurarsi la capacità di governo del territorio. Per questo serve un’alternativa nel metodo e nel merito”.
“Ampliare gli spazi di confronto, dando priorità al lavoro”. “Nel metodo, – prosegue il documento – la nostra richiesta di ampliare gli spazi di confronto e di costruzione, che recentemente la vicesindaco Carlotta Previti ha derubricato a sterile propaganda, è invece un’idea diversa della politica e dell’amministrazione. Chi ha il compito di governare ha il dovere di coinvolgere le parti sociali, attraverso la concertazione, e l’intera la città, attraverso percorsi di partecipazione.
“Nel merito, per uscire dal mantra che ‘a Messina non c’è niente’, occorre mettere insieme, in una visione strategica, le risorse naturali del territorio e le eccellenze che, in termini di competenze e capacità, i messinesi sono, in tanti settori, in grado di esprimere. La situazione è complessa ma non possiamo rassegnarci ad un destino inesorabile lasciandoci convincere che la politica sia mera gestione dei servizi essenziali e degli equilibri di bilancio. La città va ripensata all’interno del Mezzogiorno, dentro l’Area Metropolitana dello Stretto, in una prospettiva euromediterranea.
“Non può essere il ponte l’unico elemento di un dibattito che altrimenti rimarrà asfittico e non attraverserà la portata storica di questo periodo. Si mettano al centro il mare, con le sue svariate potenzialità, le infrastrutture materiali e immateriali, un grande piano di salvaguardia ambientale contro il dissesto idrogeologico e la rigenerazione urbana e sociale, le eccellenze nel campo della sanità, della ricerca e dell’Università, le potenzialità della cultura e di spazi negati, a partire dalla Zona Falcata. Siamo convinti che la priorità assoluta sia il lavoro. Ma questo non può essere semplicemente uno slogan, deve essere l’esito di un progetto strategico, frutto di un percorso ampio e condiviso”.