Covid: De Luca riprende le "tribune politiche" dal Coc, ma il Corecom vigila

Redazione

Covid: De Luca riprende le "tribune politiche" dal Coc, ma il Corecom vigila

venerdì 16 Ottobre 2020 - 10:49

Appuntamento alle 18,30 sulla pagina Fb del sindaco e sulle emittenti televisive che ritrasmetteranno la conferenza stampa del primo cittadino. L’annuncio l’ha dato lo stesso De Luca sulla sua pagina social con un titolo che di per sè è una contraddizione rispetto al quelle che dovrebbero essere le finalità: “Cerchiamo di capire cosa sta succedendo”.

C’è poco da capire, ha obiettato qualcuno. Il mondo è vittima di una pandemia devastante che sta generando morti e danni al sistema economico. L’Italia è un Paese che, più di ogni altro, sta pagando le conseguenze della panedemia a causa di scelte politiche che, ad oggi, si sono rivelate sbagliate. Cos’altro avrà da aggiungere il sindaco di Messina rispetto a quello che già si sa? Ecco la domanda da porsi dovrebbe essere questa.

Cateno De Luca – è un fatto notorio – ha “sfruttato” le conferenze stampa di primavera per costruire il suo personaggio politico mediante azioni sbracate che gli hanno permesso di fare il suo ingresso nel firmamento della tv-spazzatura. Non a caso è stato spesso invitato da Barbara D’Urso nelle sue trasmissioni a caccia di odience mediante “fenomeni da baraccone”. De Luca – questo glielo si deve riconoscere – è stato bravissimo a sfruttare il mezzo per costruirsi un’immagine da sindaco iperattivo durante l’emergenza.

Poi, poco importa se ad oggi i cittadini non sanno – solo il consigliere Russo ci ha provato timidamente a chiedere trasparenza, prima di ritarirsi come il… (sì, avete capito) -, come sono stati spesi i soldi raccolti dalla Protezione civile durante l’emegenza. Poco importa, poi, se la città è afflitta da una infinità di problemi, uno fra tutti l’ormai cronica carenza di acqua.

De Luca amministra a strappi e va avanti a furia di “sceneggiate”, l’ultima delle quali l’annunciata rapina alla Posta per un debito vantato dall’Amam. Diretta Fb da piazza Antonello, di fronte a quella che fino a 10 anni fa era la sede delle Poste, ma il sindaco di Messina non sapeve essersi spostata.

Torniamo alla diretta di oggi. Lo scorso 10 maggio, il Corecom Sicilia (l’organo di controllo sulle comunicazioni), ha spedito un richiamo alle emittenti televisive locali avendo ravvisato la violazione dei principi di base dell’informazione: corretteza, lealtà, veridicità dei fatti ecc. Le emittenti avevano, e lo faranno anche oggi, ritrasmesso le dirette Fb del sindaco, che altro non erano se non delle tribune politiche, utilizzate per attaccare questo e quel politico. Il richiamo sarà seguito da una salata sanzione pecuniaria, lo dice la legge.

Oggi De Luca, tenuto conto della vasta platea composta da chi adora il sindaco e da chi lo considera un attore napoletano, ha una grandissima responsabilità: infondere nella cittadinanza un clima di terrore potrebbe essere devastante rispetto ad un tessuto economico che si sta lentamente sfibfrando. Gli imprenditori commerciali, infatti, temono che le uscite del sindaco possano generare così tanta paura da spingere il cittadino a serrarsi in casa.

Il “Se ti becco…” potrebbe trasformarsi in un’arma letale per il commercio messinese. Questo gli imprenditori lo sanno e sono prontissimi a scendere in piazza contro le “sceneggiate” di Cateno De Luca

Davide Gambale