Unime, Cuzzocrea: "Puntiamo su sostenibilità, lavoro e nuovi corsi di laurea"

Redazione

Unime, Cuzzocrea: "Puntiamo su sostenibilità, lavoro e nuovi corsi di laurea"

martedì 06 Ottobre 2020 - 11:35

Riprese le lezioni dell’Università di Messina, che torna a ripopolarsi nelle varie aule dei dipartimenti, naturalmente nel pieno rispetto delle limitazioni di sicurezza e del necessario distanziamento imposto dalla leggi anti covid-19: l’attività didattica è ripartita in modalità mista (blended), con alcuni studenti collegati in streaming e altri presenti fisicamente “alla vecchia maniera”. Nelle facoltà di Ingegneria i giovani sono stati accolti dal rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, visibilmente soddisfatto per questo iniziale ritorno alla ‘normalità’. Il nostro giornale lo ha voluto incontrare per un’intervista.

Magnifico, si torna in parte alla normalità: cos’è cambiato?
“La riapertura delle aule e il ritorno alla presenza fisica è sicuramente un successo: significa che il peggio è passato, ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Al contrario imparare dal recente passato per migliorare la sicurezza e la salute di tutti. Il ritorno dei ragazzi e delle ragazze nei dipartimenti accademici è un segno di come i sacrifici fatti sono stati ripagati, dai loro occhi si può intuire la voglia di tornare alla normalità ed questa è l’Università che ci piace. Ma ciò va fatto in armonia e in piena sicurezza per evitare nuovi lockdown o possibili contagi. Si deve imparare a convivere con minacce di questo tipo, finchè il rischio sarà nuovamente zero e si potrà tornare ad essere ancora più sereni. Anche gli esami di profitto si svolgeranno in modalità mista: gli studenti potranno sostenerli in presenza, secondo il calendario e nel rispetto delle disposizioni sanitarie; tutti coloro invece che non saranno in grado di raggiungere la sede universitaria per qualunque motivo (fuori sede, difficoltà nei trasporti, precauzioni sanitarie, fragilità) potranno sostenere gli esami di profitto attraverso la Piattaforma Teams”.

Lei crede che l’Università possa essere fatta anche a distanza?
“No, ho sempre creduto che la formazione universitaria, come del resto quella scolastica e post universitaria, debba essere di persona e dal vivo: l’UniMe si è riappropriata della sua identità, di un luogo fisico in cui le persone si incontrano per apprendere e scambiare saperi e conoscenze, nella consapevolezza di dover affrontare di certo un anno accademico complicato, ma pieno di fiducia e buona volontà. A causa del covid è giusto aprirsi e sfruttare al massimo le tecnologie e la formazione “da remoto” ma solo in modo provvisorio finchè non ci sia il pericolo di nuove epidemie”.

Quali sono le novità per l’Anno Accademico?
“Abbiamo istituito sei nuovi corsi di laurea che rispondono alle esigenze di mercato: l’obiettivo è formare figure professionali che potranno entrare con facilità nel mondo del lavoro. In particolare: “Ingegneria gestionale”; “Ingegneria elettronica per l’industria”; “Scienze e Logistica del trasporto marittimo e aereo”; “Sostenibilità e Innovazione ambientale” dedicato ai temi del Green Deal, attuali e fondamentale per ogni attività produttiva e di distribuzione; “Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione Umana” (SANU) per esperti nell’ambito degli alimenti e dei nutrienti; “Scienze del Turismo, della cultura e dell’impresa” data l’importanza della valorizzazione del patrimonio turistico e culturale. UniMe ha anche potenziato numerosi corsi di laurea, tra cui il DAMS (Discipline Arte, Musica e Spettacolo)”.

Avete puntato anche sull’internazionalizzazione dei corsi…
“Sì, sono tre i corsi in lingua inglese (“Engineering and Computer Science”, “Geophysical Sciences for Seismic Risk” e Medicine and Surgery) e cinque i curriculum impartiti in lingua straniera, tra questi ultimi particolarmente innovativo è quello in “Data Analysis”di Informatica. A questi si aggiungono i sei corsi di laurea che offrono la possibilità di ottenere il doppio titolo con università straniere: “Engineering e Computer Science”; Filosofia contemporanea; Consulenza e gestione d’impresa; Lingue moderne: letteratura e traduzione; Giurisprudenza e Scienze economiche e finanziarie”.

E per quanto riguarda agevolazioni su tasse e servizi per gli studenti?
“Per favorire il diritto allo studio e agevolare le famiglie, le nuove fasce di contribuzione sono state rimodulate rispetto allo scorso anno con particolare attenzione agli studenti con redditi più bassi. Tante agevolazioni riservate ai nuovi immatricolati, come ad esempio la No Tax area estesa fino a 24.000 euro e l’esenzione dal pagamento delle tasse per i centisti, anche negli anni successivi al primo, in caso di conseguimento di tutti i crediti previsti e con una votazione media di 28/30. Inoltre, ogni studente Unime avrà a disposizione gratuitamente 5 licenze di Office e 5 installazioni di Windows 10”.

Il Polo Papardo è stato rinnovato…
“Purtroppo ancora, a causa del Covid, non abbiamo potuto organizzare l’inaugurazione del nuovo Polo Papardo, per far conoscere alla città e alla stampa il grosso restyling che è stato fatto ad opera di ingegneri ed architetti pronti a ridisegnare gli spazi guardando al futuro. Attendiamo nelle prossime settimane arredi e accessori di vario genere per completare il lavoro che segna un rilancio di preziosi spazi universitari”.