Dal ministro al consigliere di Circoscrizione, il registro di Cateno De Luca è solo volgare

Redazione

Dal ministro al consigliere di Circoscrizione, il registro di Cateno De Luca è solo volgare

martedì 25 Agosto 2020 - 21:57

La ministra Luciana Lamorgese l’ha mandata letteralmente a quel paese (per questo è sotto inchiesta), poi è stata la volta di Musumeci fatto bersaglio di insulti, al quale s’è rivolto con un volgarissimo “Nello mi hai rotto la m…. (sì, avete capito), quindi è passato al consigliere comunale Alessandro Russo definito un “doppio coglione”, adesso è la volta del consigliere della V Circoscrizione, Giovanni Bucalo, appellato come un “pallone gonfiato ignorante” in un post pubblicato su Fb. La dialettica di Cateno De Luca fa impallidire anche gli scaricatori di porto – con tutto rispetto per questa categoria di lavoratori –, ma l’ultima uscita del sindaco sboccato, meritava un commento.

Il linguaggio del sindaco, rappresentante di una pubblica istituzione, dovrebbe essere ispirato a uno stile sobrio e formale e invece, Cateno De Luca, scade ancora una volta nel turpiloquio che lo qualifica per quello che è: un paesano maleducato. Lungi dal voler rivolgere un insulto al sindaco, ma gli epiteti rivolti a un consigliere di quartiere, eletto nel popoloso quartiere di Giostra, non potevano passare sotto silenzio. Il linguaggio del sindaco è qualcosa di aberrante e l’uso continuo di parolacce ed epiteti rivolti all’avversario politico di turno, sono la prova provata di una scadente incontinenza verbale.

L’antefatto degli insulti a Bucalo, e quindi, ai cittadini messinesi è rappresentato da una legittima presa di posizione del consigliere di quartiere, il quale ha definito “sgarbo istituzionale”, il “tour” di Mariagrazia Interdonato, attivissima consigliera di amministrazione della MessinaServiziBeneComune, al rione San Michele. La passarella della consigliera ha fatto andare su tutte le furie il consigliere di quartiere Giovanni Bucalo, il quale avrebbe gradito un coinvolgimento della V Circoscrizione. L’intervista pubblicata sul nostro giornale, ha scatenato la solita reazione scomposta del sindaco che non ha usato mezzi termine per definire ignorante pallone gonfiato il rappresentante del popolo. Guai a “toccare” Mariagrazia Interdonato, perché chi la tocca si becca gli insulti del primo cittadino.

Questa è la considerazione che Cateno De Luca ha dei rappresentanti delle Istituzioni, calpestando la dignità della persona umana, in primo luogo, e poi quella politica. Ma questo è il sindaco di Messina che ancora non ha compreso che amministra una città metropolitana e non un paese abbarbicato sulle colline (con tutti rispetto per i suoi abitanti).

Davide Gambale