Unime istituisce fondo per ricercatori neo-mamme

Redazione

Unime istituisce fondo per ricercatori neo-mamme

venerdì 07 Agosto 2020 - 11:12

Il Cda dell’Università di MESSINA ha istituito per il prossimo anno accademico un fondo di 240milaeuro per incentivare l’attività di ricerca durante la maternità. Il fondo permetterà l’attivazione di un assegno di tipo B della durata di 12 mesi grazie al quale le docenti che affrontano una maternità potranno usufruire di un supporto di personale per la prosecuzione della loro attività di ricerca nei mesi in cui sono costrette ad una interruzione o ad un rallentamento dell’attività. “La previsione – ha spiegato la prorettrice al Welfare e Politiche di Genere, Giovanna Spatari – nasce dalla considerazione che, per le docenti, pur nella tutela prevista per legge, la scelta di affrontare la maternità è condizionata negativamente dalla constatazione che essa rappresenta un periodo in cui la ricerca individuale subisce un inevitabile rallentamento con conseguente nocumento della produzione scientifica”. Per il rettore Salvatore Cuzzocrea si potrà così “agevolare la scelta della maternità, in uno scenario che vede l’Italia in generale, e il Mezzogiorno in particolare, fanalino di coda in quanto a tasso di natalità”. Nell’ambito delle iniziative volte a ridurre le discriminazioni di genere, nell’ateneo è attivo dal 2015 il doppio libretto per studenti/sse transessuali e transgender: mentre un primo libretto contiene i dati anagrafici conformi a quelli presenti nel registro dello Stato Civile destinato a essere archiviato presso la segreteria dell’Università, l’altro contiene un alias rispondente all’identità psico-fisica dello/a studente/ssa ed è utilizzabile per tutte le procedure universitarie come, ad esempio, la registrazione degli esami sostenuti.