Il difficile parto della nuova giunta. Pesano i "no" della politica che non si fida del sindaco?

Redazione

Il difficile parto della nuova giunta. Pesano i "no" della politica che non si fida del sindaco?

domenica 02 Agosto 2020 - 06:18

La nuova giunta municipale potrebbe vedere la luce il prossimo autunno o, nella peggiore delle ipotesi, entro Natale. Lo ha lasciato intendere il sindaco Cateno De Luca attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Fb dal buen retiro di Fiumedinisi.

Le “consultazioni” avviate dal primo cittadino, dopo le dimissioni degli assessori Enzo Trimarchi e Pippo Scattareggia, non hanno avuto fino a questo momento esito positivo. Il desiderio di De Luca – o meglio l’esigenza – è quello di allargare la sua giunta ai partiti politici presenti in consiglio comunale.

Il sindaco ha compreso che il suo agire amministrativo è legato a doppio filo alle deliberazioni da votare in aula. E non è un caso se in questi giorni circolano nomi di consiglieri comunali di Forza Italia o personaggi legati al Pd o Sicilia Futura, in procinto di occupare le poltrone lasciate vacanti.

Ma l’impresa di De Luca appare ardua, nel senso che la strada si fa in salita, perché i partiti stanno mostrando – salvo poi cambiare idea – di non fidarsi del primo cittadino. Tuttavia, la politica, si sa, ci ha abituati ad autentiche piroette, e quindi non è escluso che alla fine si possa trovare la cosiddetta quadra.

Sta di fatto che De Luca, quanto a consensi, dopo il boom dei mesi scorsi, ha imboccato la discesa della sua “parabola politica”: le promesse non mantenute (fatte durante l’emergenza Covid), stanno lasciando l’amaro in bocca ai commercianti, molti dei quali si sentono “vessati” dalle direttive imposte dall’assessore Dafne Musolino e dai continui blitz.

Gli ordini professionali – fatta eccezione per i nominati negli Enti di sottogoverno – da tempo non dialogano con il primo cittadino. Mentre la tanto agognata “visione strategica” continua a latitare dalle stanze dei bottoni di Palazzo Zanca.

E poi ci sono i cittadini imbufaliti per la sporcizia presente in città; la mancanza di acqua, i disservizi dell’Atm; le infinte chiacchiere sul Risanamento e tanto altro.

Capitolo da non sottovalutare, il malcontento degli impiegati comunali che “sputano fuoco” nei confronti del sindaco per i ripetuti insulti e i trasferimenti punitivi.

I partiti politici, alla luce del calo dei consensi del sindaco, si guardano bene dal condividere i fallimenti della giunta-De Luca. Ed ecco spiegato il motivo per il quale il sindaco non riesce a cavare il ragno dal buco. Salvo poi ripiegare su alcuni “yesman” che “bramano” – come Clara Crocè – per occupare una poltrona da assessore.

Il sindaco comunque, va alla ricerca di personaggi da controllare, con pochissima libertà di movimento. Non parliamo di burattini, ma di soggetti che sanno solo prendere ordini. Particolare da non trascurare, tenuto conto delle difficoltà che sta incontrando nel reperire i due nuovi assessori.

A proposito di assessori, i dimissionari Trimarchi e Scattareggia si sono congedati con lettere dal tenore opposto. L’ex dirigente scolastico di Santa Teresa di Riva, senza polemizzare, ha annunciato il suo disimpegno e nel ringraziare il sindaco De Luca ha motivato la decisione affermando di non poter più continuare per sopraggiunti motivi di carattere familiare. Al contrario Scattareggia nella sua missiva (dicono i beneinformati, scritta dalla sua compagna-ombra Helga Corrao), ha sancito il divorzio dalla “galassia-De Luca”, manifestando il suo livore nei confronti del sindaco.

Insomma, i problemi per De Luca non mancano. E qualcuno comincia a rimpiangere Renato Accorinti… Bruttissimo segnale per uno che vorrebbe fare il presidente della Regione Sicilia.

Davide Gambale