Russo chiede il rendiconto delle spese della Protezione civile

Redazione

Russo chiede il rendiconto delle spese della Protezione civile

venerdì 03 Luglio 2020 - 07:00

Come sono state impiegate le risorse della Protezione civile durante il lockdown? L’interrogativo lo pone al sindaco Cateno De Luca, il consigliere comunale del Pd, Alessandro Russo, attraverso un dettagliato documento politico. Tenuto conto che Palazzo Zanca non ha prodotto uno straccio di rendicontazione su come sono stati spesi dalla Protezione civile, i soldi derivanti da finanziamenti pubblici e privati, il consigliere comunale richiede una rendicontazione analitica di come sono state spese le risorse durante la fase emergenziale.

Un documento politico finalizzato a scandagliare il “pozzo di San Patrizio” nel quale sono confluite parecchi decine di migliaia di euro di soldi.

Nelle prime fasi del lockdown Palazzo Zanca ha stanziato trentamila euro per la Protezione civile di Messina, diventata un’autentica centrale acquisti, sulla quale adesso Russo intende venga fatta chiarezza. Ci sono alcuni punti salienti dell’interrogazione che aprono il campo ad una serie di interrogativi ai quali Palazzo Zanca, in nome della tanto decantata trasparenza dovrà fare luce.

Ricordiamo che il Coc della Zir, sede della Protezione civile, durante i sessanta giorni di emergenza sanitaria è diventata praticamente sede della giunta De Luca, da cui si è sviluppata l’attività amministrativa e comunicativa. In particolare, il consigliere Russo chiede in maniera sibillina “Se durante la fase di lockdown siano state investite risorse in comunicazione sociale destinata alla cittadinanza e attraverso quali forme tale comunicazione sia stata effettuata, dettagliandone lo scopo perseguito, i mezzi utilizzati e la destinazione dell’eventuale monte spesa complessivamente utilizzato”.

C’è poi il capitolo legato all’attività delle associazioni di volontariato che, come tali, dovrebbero avere effettuato i servizi senza ricevere alcun compenso. Su questo Russo chiede al sindaco: “Se siano stati effettuati dei rimborsi (a vario e qualsivoglia titolo, ivi compresi rimborsi pasto), alle associazioni di Protezione civile che hanno prestato la loro attività presso il Coc e/o presso la Protezione civile durante i due mesi di lockdown”.

Insomma, Palazzo Zanca dovrà fornire una dettagliata rendicontazione così come richiesto da Russo nell’esercizio del proprio potere ispettivo.