Covid: ok al contributo affitti, ma solo dopo averli pagati

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Covid: ok al contributo affitti, ma solo dopo averli pagati

martedì 09 Giugno 2020 - 17:10

Ieri è uscito il bando per il sostegno sugli affitti, che prevede un rimborso fino a un massimo di 280 euro mensili. Si tratta della terza misura, dopo la Family card e il rimborso delle utenze, varata dall’Amministrazione comunale per sostenere le famiglie maggiormente colpite sotto il profilo economico dall’emergenza coronavirus. Tuttavia, il come è stato formulato questo beneficio sta suscitando molte polemiche, analoghe a quelle già sollevate per il rimborso delle utenze. Infatti, anche per ottenere il sostegno sugli affitti bisognerà dimostrare di averli già pagati, il che può essere un problema per coloro i quali hanno fatto istanza per ottenere il sostegno proprio in quanto sono a corto di liquidità: detto in altre parole, chi non può pagare l’affitto, che dovrebbe essere il principale destinatario della misura, rischia di essere tagliato fuori dal beneficio.
Riportiamo qui di seguito uno sfogo del presidente Arcigay Makwan Messina, Rosario Duca, che si è fatto portavoce delle lamentele dei cittadini appartenenti alla comunità lgbt, lamentele che però sono pressoché identiche a quelle del resto della cittadinanza: “Speravamo che non si ripetesse lo stesso errore fatto per il rimborso delle utenze (quando le rimborseranno) che i cittadini hanno dovuto anticipare le somme per poi sapere quando averli rimborsati. Molti cittadini sono ricorsi a prestiti presso amici nella speranza di restituire il prestito nell’arco di qualche giorno, ma ad oggi nulla sotto il sole. Il tanto agognato bando per il sostegno sugli affitti, dopo roboanti annunci, è uscito.
La montagna ha partorito il topolino verrebbe da dire se non ci trovassimo di fronte ad un’assurda beffa ai danni di chi è in difficoltà. Anche qua si chiede che si dimostri il pagamento avvenuto per poi essere rimborsati. Da quabdo è uscito il bando sono surclassato di telefonate e molte di disperazione. ‘Come faccio a pagare l’affitto se non ho soldi? Che dirò al mio padrone di casa che ha pazientato in attesa di questo bando?’ Questa una delle tante questioni che mi sono state poste da cittadin* appartenenti alla comunità LGBT e sicuramente tanti altri staranno facendo la stessa cosa attraverso altri canali.
“Non entro nel merito delle leggi e mi auguro che non si rimpalli la responsabilità di nuovo alla Regione. Chiedo al sindaco ed all’assessore ai Servizi Sociali il ritiro e la modifica del bando stesso.
Se si vogliono aiutare i cittadini lo si faccia senza porre ostacoli e si trovi la giusta strada. Questo bando così com’è offende chi vive nel bisogno e accentua discriminazioni inaudite”.