Policlinico, prosegue la riorganizzazione delle Uo. Fgu: "Vogliamo un confronto"

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Policlinico, prosegue la riorganizzazione delle Uo. Fgu: "Vogliamo un confronto"

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lunedì 25 Maggio 2020 - 08:15

Nuovi “traslochi” in vista per il personale ospedaliero del Policlinico di Messina. Parrebbe infatti che le unità operative di Cardiologia con UTIC e Stroke Unit verranno trasferite presso altri locali dell’Azienda ospedaliera, analogamente a quanto dovrebbe avvenire con l’unità operativa di Neurologia. “Siamo venuti a conoscenza che ci sia in atto una riorganizzazione attraverso trasferimenti di Unità Operative con modalità e tempistica inopportune. – dichiara il coordinatore della Fgu, Paolo Todaro – Già nei giorni scorsi eravamo intervenuti per il trasferimento degli ambulatori di Neurologia che sono sede di importanti centri di riferimento regionale. Oggi l’allarme viene lanciato dal personale delle unità operative di Cardiologia con UTIC e Stroke Unit”.

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“Si vocifera che queste due unità dovrebbero nel giro di qualche giorno trasferirsi nei locali del padiglione E, – spiega Todaro – con la Cardiologia suddivisa addirittura su tre piani, con gravissimi problemi assistenziali e medico-legali per il medico di guardia nella gestione dei pazienti e delle emergenze, vicino alla Stroke, che in atto si trova in carenza di organico, non effettua guardie attive nelle notti e festivi tamponando con la reperibilità; difatti lo spostamento delle due unità dovrebbe anche servire per poter disporre di una guardia interdivisionale tra Cardiologi e Neurologi, con gravissimi conseguenze per la salute dei pazienti e per tutto il personale. Tutto ciò condito anche da altri trasferimenti senza una approfondita programmazione e razionalizzazione, senza tener conto di tutti i locali già ristrutturati con ingenti risorse utilizzate, ma basata soltanto tra accordi di vertice.
“Si coglie l’occasione per denunciare inoltre che durante la fase emergenziale si è svolta quasi regolarmente attività presso le sale operatorie dei padiglioni NI e F, interventi cosiddetti urgenti, senza avere a disposizione posti letto disponibili di Terapia Intensiva, perché messi tutti a disposizione per l’emergenza covid con l’aggravante ed il rischio di aver dovuto trasferire, in urgenza, pazienti presso altre strutture regionali con posti letto no-covid. Chiediamo pertanto che venga, predisposta e sottoposta a confronto preventivo con tutti gli addetti ai lavori, una programmazione dell’intera Azienda nell’esclusivo interesse della collettività”.