Neo assessore: Samonà era massone, imperversano le polemiche

Redazione

Neo assessore: Samonà era massone, imperversano le polemiche

martedì 19 Maggio 2020 - 15:05

Imperversano le polemiche dopo la nomina a assessore regionale ai Beni culturali, in quota Lega, del giornalista Alberto Samona’ che ha ammesso di essere stato massone iscritto al grande oriente d’Italia. In diversi post pubblicati su Facebook su suoi diversi profili e pagine (ora oscurati da lui stesso) il neo assessore scriveva di non voler celebrare il 25 aprile “festa che non unisce ma divide” e sul presidente della Repubblica lo scorso febbraio scriveva: “Da Mattarella anche oggi nessuna parola sui morti di coronavirus in compenso ha ribadito che l’antifascismo e’ un valore casomai qualcuno lo dimenticasse. Complimenti presidente”. Il giornalista e’ per abrogare il reato di apologia del fascismo. Su Facebook sono 39156 i membri della pagina “No Beni Culturali alla Lega Nord – Musumeci dimettiti!” e 65168 quelli della pagina ” Fuori la Lega dalla Sicilia – No i Beni Culturali alla Lega” Su change. org la petizione “Fuori la Lega dai beni culturali della Regione Siciliana” ha raggiunto 36554 firme. D

opo le dichiarazioni di Nello Musumeci in un intervista televisiva, Domiziana Giorgianni studentessa universitaria messinese che studia a Palermo, una delle promotrici del corteo “Non una di meno” contro la violenza sulle donne, lo scorso novembre, ha messo in rete un suo video in cui tra l’atro dice: “Presidente eccomi, io sono una di quelli che sta protestando per il ritiro della delega dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identita’ Sicilia na alla Lega Nord. Ha parlato di me e delle altre quasi 50 mila persone che si oppongono alle sue scelte come di una brutta pagina della democrazia, di gente con problemi personali e familiari. Soprattutto ha detto che noi siamo solo una sparuta minoranza. Vorrei ricordarle che la Lega Nord alle ultime elezioni regionali ha preso circa 50 mila voti. Logica vuole che se siamo pochi e insignificanti noi, lo e’ anche la Lega in Sicilia . Presidente, lei verra’ ricordato nella storia come un grande statista che ha insultato i Siciliani solo perché volevano difendere la propria terra dall’avanzata della Lega nord. Un partito che ha sempre denigrato i Siciliani. Un partito che con provvedimenti, riforme, accordi ha fatto in modo che si sottraessero risorse destinate alla nostra isola per favorire aziende e imprese del nord. Una manifestazione contro la scelta del governatore e’ stata organizzata per il prossimo 2 giugno alle 18 in piazza del Parlamento a Palermo.