Accoltella un uomo e lo sequestra con la compagna: arrestato

Redazione

Accoltella un uomo e lo sequestra con la compagna: arrestato

sabato 16 Maggio 2020 - 15:05

Fermo dai poliziotti un cittadino tunisino per tentato omicidio, sequestro di persona, violenza sessuale, riduzione in schiavitù e lesioni personali. Gravi gli indizi di colpevolezza a suo carico. La polizia di  era sulle sue tracce da giorni. Nella giornata di ieri, i poliziotti delle volanti della questura di Messina con l’ausilio dei carabinieri, hanno eseguito il decreto di fermo di Anis Ben Amir, 39 anni, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, su cui gravano, spiegano gli investigatori, evidenti e concordanti indizi di colpevolezza per i reati di tentato omicidio, sequestro di persona, violenza sessuale, riduzione in schiavitù e lesioni personali ai danni di un connazionale e di una coppia senza fissa dimora.Tutto ha avuto inizio lo scorso 2 maggio quando i poliziotti sono intervenuti nella zona di San Raineri a seguito di una richiesta di aiuto di un tunisino che era stato aggredito e accoltellato al volto, per futili motivi, da un connazionale che successivamente si era dato alla fuga. Dagli immediati accertamenti effettuati e dalle indicazioni fornite dalla vittima, i poliziotti sono riusciti a risalire all’identità dell’aggressore. Trattandosi di un uomo già noto, gli agenti si sono recati presso la grotta dove abitualmente risiede ma di lui non vi era alcuna traccia.
Le ricerche del malvivente sono proseguite fino a quando lo scorso 12 maggio gli agenti sono venuti a conoscenza del fatto che il tunisino si nascondeva in un’altra grotta della zona di San Raineri, dove di fatto abitava una coppia di senza tetto che era stata sequestrata dall’uomo. L’attività di indagine, eseguita dai poliziotti e coordinata dalla procura della Repubblica, ha permesso di ricostruire i fatti. La coppia dal mese di aprile viveva in un incubo essendo stata sequestrata dal tunisino, il quale con violenze fisiche e continue minacce di morte l’ha costretta a subire violenze sessuali.Nel pomeriggio di ieri l’uomo è stato rintracciato nella grotta della coppia dei senza tetto e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, considerati i gravi indizi di colpevolezza e il concreto pericolo di fuga, è stato trasferito in carcere. Sequestrati tre telefoni cellulari ed un tablet nella disponibilità del trentanovenne contenenti immagini e video che provano le sue responsabilità.
La coppia grazie all’intervento dei servizi sociali comunali è stata trasferita presso una struttura di ospitalità in emergenza. CRO NG01 mad 161437 MAG 20