Raccolta melanzane e peperoni in Sicilia, manca mano d’opera

Redazione

Raccolta melanzane e peperoni in Sicilia, manca mano d’opera

mercoledì 13 Maggio 2020 - 10:18

“Decine di migliaia di lavoratori rumeni” secondo la Coldiretti “sono potuti tornare a lavorare nelle campagne della Germania e della Gran Bretagna grazie a accordi tra i diversi Paesi che hanno utilizzato i corridoi verdi per la libera circolazione degli stagionali agricoli all’interno dell’Unione Europea durante l’emergenza coronavirus. E lo stesso Governo francese, al fine di far fronte alla carenza di manodopera agricola, ha annunciato la riapertura delle frontiere per permettere ai lavoratori europei di entrare in territorio francese per prestare la propria collaborazione nei campi”. “Con il blocco delle frontiere in Italia – secondo la Coldiretti – sono venuti a mancare circa duecentomila lavoratori stranieri assunti regolarmente che arrivavano temporaneamente in Italia per la stagione di raccolta per poi tornare nel proprio Paese. Dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra (come meloni, pomodori, peperoni e melanzane in SICILIA) con l’aprirsi della stagione i prodotti di serra hanno lasciando il posto a quelli all’aperto, partendo dal sud per arrivare al nord.
Le raccolte di frutta sono partite con le ciliegie in Puglia, a seguire partirà la raccolta delle albicocche, poi prugne e pesche, sempre iniziando dal meridione, per poi risalire lo stivale ed arrivare, grazie ai tempi di maturazione differenziati delle diverse varietà, fino a settembre”. “A maggio è iniziata la raccolta dell’uva da tavola in SICILIA, a giugno le prime pere, ad agosto le prime mele e l’inizio della vendemmia mentre a ottobre- conclude la Coldiretti – inizia la raccolta delle olive e a novembre quella del kiwi”.