Pronta la scalata alla "Bcp"? Silenzio della politica

Redazione

Pronta la scalata alla "Bcp"? Silenzio della politica

venerdì 08 Maggio 2020 - 06:34

In piena pandemia il commissariamento della Bcp (Banca di credito peloritano), solido Istituto di Credito messinese, l’altro ieri la dichiarazione del presidente della Camera di Commercio durante un incontro pubblico. “C’è un importante istituto di credito siciliano che sta tentando la scalata alla Banca di credito popolare”.

Questo lo ha dichiarato Ivo Blandina durante l’incontro che il sindaco, Cateno De Luca, ha tenuto con gli attori del commercio cittadino, per definire il “piano della ricostruzione” post pandemia.

Una dichiarazione che, fra le righe, significa un grido di dolore da parte del presidente dell’Ente camerale, che si sta vedendo soffiare l’ormai unico “gioiello finanziario” della città, dopo che la Banca Antonello da Messina è entrata a fare parte dell’asset della Riscossa di Regalbuto.

Dallo scorso 19 aprile, giorno in cui s’è diffusa la notizia del commissariamento della Bcp (i cui azionisti sono tutti messinesi), molti clienti della banca, presi dalla paura per il futuro dei propri risparmi, hanno deciso di trasferire i conti in altri istituti di credito. Uno di questi è la Banca Agricola Popolare di Ragusa. Ivo Blandina, evidentemente, si riferiva proprio a questo istituto che, dalle indiscrezioni trapelate, pare abbia effettuato dei conferimenti consistenti nelle casse della Bcp commissariata.

Se è in corso una scalata da parte della Popolare di Ragusa, è presto per dirlo, ma è certo che il tutto stia avvenendo nel silenzio della classe politica cittadina che forse non ha compreso che un “gioiello” cittadino sta finendo in mani forestiere.

I complottisti sostengono che il commissariamento sia funzionale a possibili scalate, ma se così fosse entreremmo in un campo minato di cui dovrebbe occuparsi la magistratura messinese.